La vita è meravigliosa?
«Quel pomeriggio di dicembre, passando davanti al salotto, per prima cosa ho sentito la voce di Clarence, l’angelo di seconda classe, che parlava a James Stewart e mi sono detta che mio padre stava vedendo il suo film preferito, come da tradizione. Ero serenamente convinta di vederlo sorridere e invece il mio immutabile padre, l’uomo che non piangeva mai, stava piangendo. E quel pianto era un cambiamento. La montagna si era spostata, non c’era più nessuno che mi nascondesse. Buffo che tutto questo sia accaduto per via del film di Natale che più di ogni altro celebra l’immutabilità dei punti di riferimento»