Ricordi di un lobbista delle Ong
«Venivo assiduamente informato dell’andamento delle operazioni di soccorso, affinché potessi intervenire presso le istituzioni di governo e contribuire, così, all’individuazione di un porto sicuro per lo sbarco dei naufraghi. Mi resi conto immediatamente che le Organizzazioni non governative agivano in piena cooperazione, e talvolta integrazione, con la Guardia Costiera e con il Centro di coordinamento per il soccorso marittimo di Roma»