L’effetto che “Perfect Days” fa a Tokyo
«È stato un po’ strano guardare il film, che ha tutta l’aria di essere un film d’essai, in un multisala di Shinjuku con Godzilla che sbuca sul tetto. Ma dai primi minuti ho provato una forte nostalgia: la casa abitata dal protagonista è identica a quella in cui ho passato i cinque anni all’inizio della mia vita a Tokyo. Le case costruite in quel periodo e sopravvissute alla modernità sono tutte fatte allo stesso modo, hanno tutte le stesse forniture di serramenti, lavandini, balaustre alle finestre e persino le stesse luci con le cordicelle per accendere e spegnere quando, al mattino, bisogna lavarsi i denti nell’unico lavandino della casa che serve anche da lavello della cucina»