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  • martedì 5 novembre 2024

Negli Stati Uniti hanno aperto i primi seggi elettorali

Alle 6 del mattino (le 12 in Italia) in alcuni stati sulla costa est: ma sarà una lunga giornata

(AP Photo/Eric Gay)

Oggi si vota negli Stati Uniti e i sondaggi dicono che i due candidati per la presidenza, la Democratica Kamala Harris e il Repubblicano Donald Trump, sono vicinissimi. Il Post seguirà le elezioni, definite le più incerte degli ultimi decenni, con questo liveblog e a partire dalle 22:30 con una diretta streaming.

Live Blog
12:015 novembre 2024

Iniziano ad arrivare le prime foto di elettori in coda ai seggi negli stati della costa orientale:

Elettori in coda a New York (REUTERS/Kent J. Edwards)


Elettori al voto nella scuola elementare Anna Silver a Manhattan, New York (REUTERS/Andrew Kelly)

11:575 novembre 2024

Un secolo di mappe elettorali

In questa mappa abbiamo raccolto i risultati elettorali delle elezioni presidenziali statunitensi dal 1924 al 2020:

Guardare l’andamento dei risultati permette di intuire come sia cambiato il contesto sociale e politico degli Stati Uniti nel corso degli anni. Per esempio, si può notare come si è spostato il voto nell’ultimo secolo, come e quando i Repubblicani hanno iniziato a vincere sistematicamente negli stati del sud e quando il voto Democratico si è spostato in prevalenza sulle due coste, oppure gli anni in cui alcuni presidenti molto popolari vinsero in quasi tutti gli stati.

Abbiamo fatto anche altre mappe, qui:

Dal 1924 al 2020, in attesa di quella che si colorerà nei prossimi giorni: mostrano come sono cambiati gli Stati Uniti negli ultimi 100 anni

11:105 novembre 2024

Negli stati del nord-est si comincia a votare

L’election day, il giorno delle elezioni, comincia effettivamente ora negli Stati Uniti: alle 6 di mattina (le 12 in Italia) di martedì 5 novembre hanno aperto i seggi in alcuni stati della costa orientale, tra cui New York, Connecticut, New Jersey e Virginia (che confina con Washington D.C.). Sono tutti stati considerati “sicuri” per i Democratici, che dovrebbero vincere e aggiudicarsi i loro grandi elettori.

(Kristopher Radder/The Brattleboro Reformer via AP)

Dalle 6 possono aprire anche i seggi in Maine, ma lo stato lascia una certa discrezionalità agli uffici locali (con l’obbligo di aprire entro le 10): i seggi effettivamente attivi alle 6 sono meno di una decina sugli oltre 500 dello stato. Il Maine è uno dei due stati (l’altro è il Nebraska) ad assegnare i grandi elettori in modo diverso rispetto agli altri: non li ottiene tutti il o la candidata che ha un voto in più dell’avversario, ma due vengono assegnati in questo modo (in base ai risultati nello stato), e altri due vanno a chi prende più voti all’interno di ognuno dei due collegi congressuali in cui è diviso lo stato. Di conseguenza non tutti i grandi elettori vanno necessariamente a uno solo dei candidati: i sondaggi prevedono che tre grandi elettori del Maine andranno ai Democratici, uno ai Repubblicani.

Sono aperte alcune sezioni anche nella zona orientale del Kentucky.

Il Vermont poteva essere il primo stato ad aprire i seggi: la legge statale prevede che l’apertura sia possibile fra le 5 e le 10 di mattina. In queste elezioni però il primo seggio aprirà alle 6.30 (le 12:30 in Italia), e la maggior parte alle 7 (le 13).

Negli Stati Uniti comunque si può votare in anticipo, nei giorni e, in alcuni casi, nelle settimane precedenti al giorno delle elezioni, via posta o depositando le schede in urne dislocate in giro per il paese o andando nei seggi elettorali. Prima di oggi hanno già votato usando il voto anticipato più di 78 milioni di persone. Per dare un termine di paragone: alle elezioni del 2020, quando l’affluenza fu alta, votarono in tutto 155 milioni di persone.

10:465 novembre 2024

Gli spot elettorali di Kamala Harris sul voto segreto rivolti agli uomini e alle donne

Negli ultimi giorni un comitato che sostiene la candidata Democratica Kamala Harris ha diffuso due spot elettorali rivolti rispettivamente agli uomini e alle donne, due fasce demografiche sempre più polarizzate: sono anni che nelle elezioni statunitensi si parla di divario di genere nell’orientamento elettorale, in base al quale le donne tendono a votare a sinistra e gli uomini a destra.

I due spot, girati con le voci degli attori George Clooney e Julia Roberts, fanno leva sulla segretezza del voto per convincere sia gli uomini che le donne a votare per Harris senza farsi influenzare dalle idee di parenti o amici. 

Nel primo, quello rivolto agli uomini, si vede un uomo bianco che va a votare con un gruppo di amici che sono chiari sostenitori di Trump (entrando nel seggio uno di loro dice: «Let’s make America great again», riprendendo lo slogan del candidato Repubblicano). Quando deve compilare la scheda però l’elettore sceglie di votare per Harris, mentre si scambia uno sguardo complice con un altro elettore, latinoamericano (una fascia elettorale considerata generalmente favorevole a Harris). Poi se ne va dal seggio, facendo credere agli amici di aver votato per Trump. Il video insiste sull’invito a considerare i diritti delle «persone che ami», tra cui la figlia piccola dell’elettore indeciso: un’allusione al fatto che una possibile vittoria di Trump sfavorirebbe le donne. 

Nel secondo spot, quello rivolto alle donne, si vede una donna bianca che va a votare col marito. Con un atteggiamento un po’ paternalistico, l’uomo la invita a votare e le chiede, all’uscita dal seggio, se ha «fatto la scelta giusta», alludendo a un voto Repubblicano. Anche in questo caso però nel video si vede la donna che vota per Harris mentre si scambia uno sguardo complice con un’altra elettrice, senza poi dirlo al marito. 

09:475 novembre 2024

È tutto pronto per la diretta del Post

Lo sapete: stanotte seguiremo le elezioni con questo liveblog, ma anche con una luuunga diretta video. Comincerà alle 22:30 e andrà avanti per tutta la notte, finché ce ne sarà bisogno. Ci saranno Francesco Costa, Matteo Bordone, Laura Loguercio, Luca Misculin, Alessandra Pellegrini De Luca, Valerio Clari, Eugenio Cau e molte altre giornaliste e giornalisti della redazione, che si alterneranno fra la diretta e il liveblog, per tutta la notte.

Si comincia alle 22:30, e qui sotto trovate il link e tutte le indicazioni che vi serviranno:

Inizia alle 22:30 (forse anche qualche minuto prima), e andrà avanti finché sarà necessario

09:415 novembre 2024

L’ultimo comizio e l’ultimo balletto di Donald Trump

Nella notte a Grand Rapids, in Michigan, Trump ha tenuto l’ultimo comizio di questa campagna elettorale. Comunque vadano le elezioni è probabile che per Trump, che ha 78 anni, questo sarà l’ultimo comizio elettorale in assoluto, quanto meno da candidato: se vince non potrà candidarsi alle elezioni del 2028 (perché avrebbe già fatto due mandati), e se perde è difficile che ci riprovi.

Il comizio di Grand Rapids è stato anche l’ultimo in cui, in chiusura del suo discorso, Trump ha ballato sulla canzone YMCA, dei Village People.

YMCA è un classico dei comizi di Trump: in questa campagna elettorale l’ha ballata quasi sempre.

08:475 novembre 2024

Un paio di sondaggi che sono piaciuti molto ai Democratici

Anche se abbiamo appena scritto qui sotto che i sondaggi sono incerti e praticamente in parità, è vero che negli ultimi due-tre giorni sono anche usciti un paio di sondaggi che hanno molto rincuorato i Democratici e il comitato elettorale di Kamala Harris. Occhio: questi sondaggi potrebbero essere degli outlier, cioè delle eccezioni statistiche, o potrebbero banalmente essere sbagliati. Però da qualche giorno, come è comprensibile, se ne parla moltissimo nel campo Democratico.

• Il primo sondaggio è stato pubblicato da Ann Selzer, una delle più rispettate sondaggiste americane, e dal giornale locale Des Moines Register e riguarda lo stato dell’Iowa, in cui Harris sarebbe in vantaggio su Trump 47% a 44%. Sarebbe un risultato eccezionale perché l’Iowa non è nemmeno uno stato in bilico, e Trump lì ha vinto facilmente nel 2016 e nel 2020. Se davvero Harris ha possibilità di vincere in Iowa, significa che le sue elezioni saranno più facili del previsto.

• L’altro sondaggio è stato pubblicato da Univision, la più importante rete televisiva statunitense in lingua spagnola, e riguarda gli elettori latinoamericani in Pennsylvania, il 64% dei quali voterebbe per Kamala Harris: sarebbe un risultato eccezionale, considerando che nel 2020 il 60% dei latinos votò per Joe Biden, e che molti analisti ritenevano Harris in perdita nel voto latinoamericano. Secondo questo sondaggio soltanto il 30% dei latinoamericani in Pennsylvania voterebbe per Trump. I risultati mostrano anche che il 69% degli elettori latinoamericani è stato offeso da un commento fatto dal comico Tony Hinchcliffe durante un comizio per Donald Trump, in cui definì l’isola di Porto Rico «un’isola di spazzatura galleggiante».

Raccomandiamo ancora una volta prudenza: anche se questi sondaggi sono molto buoni per Harris, le medie più affidabili danno ancora i due candidati alla pari.

08:175 novembre 2024

La campagna elettorale, in foto

Le campagne elettorali di Donald Trump e Kamala Harris sono cominciate in due momenti diversi. Quella di Trump nel novembre di due anni fa, dopo i deludenti risultati Repubblicani nelle elezioni di metà mandato. Harris invece è diventata di fatto la candidata Democratica soltanto lo scorso 21 luglio, dopo che il presidente in carica Joe Biden aveva ceduto alle pressioni del partito e dell’opinione pubblica e aveva ritirato la sua candidatura. Sono stati mesi – nel caso di Trump anni – pieni di eventi e di prime volte, dalla rinuncia molto tardiva di un candidato alla prima condanna di un ex presidente. Per due volte poi qualcuno ha provato a uccidere Trump, andandoci molto vicino a luglio, a Butler, in Pennsylvania. Li abbiamo ripercorsi qui, con le foto.

Nei mesi che hanno portato alle elezioni presidenziali sono successe diverse cose che probabilmente rimarranno: tipo l'attentato a Trump

08:085 novembre 2024

Questi maledetti sondaggi

A dar retta ai sondaggi, queste sono le elezioni più incerte degli ultimi decenni. Nei sette stati in bilico, cioè quelli che decideranno il risultato finale, Harris e Trump sono praticamente alla pari, al punto che quasi ovunque hanno un distacco entro il margine di errore statistico: significa che è impossibile dire chi dei due è davvero il favorito. Secondo il modello probabilistico di Nate Silver, un rispettato analista che mette insieme tutti i sondaggi più importanti del paese, Kamala Harris sarebbe avanti di un soffio a livello nazionale.

Anche negli stati in bilico, sempre secondo il modello di Nate Silver, i due candidati sono vicinissimi.

Silver ha raccontato che, usando gli ultimi dati disponibili, ha fatto 80mila simulazioni di voto, in cui ha cercato di calcolare tutte le variabili. In queste simulazioni, Harris ha vinto 40.012 volte (il 50.015 per cento), Trump ha vinto 39.988 volte e ci sono state anche 270 simulazioni in cui entrambi i candidati hanno ottenuto 269 grandi elettori, finendo in perfetta parità (è una cosa che può capitare, anche se non è mai avvenuta prima).

07:445 novembre 2024

La lotteria elettorale di Elon Musk è legale

Un’altra notizia arrivata nella notte è che un giudice della Pennsylvania ha stabilito che il miliardario Elon Musk potrà continuare a distribuire soldi con la sua lotteria, che regala un milione di dollari al giorno in vista delle elezioni. La lotteria è rivolta solo alle persone iscritte ai registri elettorali dei cosiddetti stati in bilico, che firmano una petizione a favore della libertà di parola e del diritto di possedere armi ed è promossa dall’organizzazione di Musk a favore di Donald Trump, America PAC: in pratica, Musk mette in palio dei soldi per convincere gli elettori Repubblicani ad andare a votare negli stati in bilico.

Ne abbiamo parlato meglio qui:

07:365 novembre 2024

Forse l’ultimo grosso endorsement di questa campagna elettorale

Quando in Italia era notte Joe Rogan, il più popolare conduttore di podcast negli Stati Uniti, ha dato il suo sostegno pubblico a Donald Trump, in una puntata in cui ha intervistato il miliardario Elon Musk. Rogan aveva intervistato Trump qualche giorno fa in una puntata del suo podcast, The Joe Rogan Experience, durata circa tre ore.

Rogan è ritenuto abbastanza influente soprattutto nell’elettorato maschile, ma in generale circolano alcuni dubbi su quanto contino gli endorsement delle celebrità in politica: ne abbiamo scritto nell’articolo qui sotto.

Se ne riparla dopo quello di Taylor Swift a Kamala Harris: sono generalmente utili e possono smuovere la registrazione al voto, ma a volte hanno fatto anche danni

07:235 novembre 2024

Piccola guida sul voto anticipato, che ci servirà

Una questione molto importante da ricordare – e che potrebbe diventare fondamentale stanotte, quando si cominceranno a contare i voti – è che negli Stati Uniti si può votare in anticipo, nei giorni e, in alcuni casi, nelle settimane precedenti al giorno delle elezioni. I periodi variano da stato a stato così come i criteri per avere accesso a questo servizio, che in alcuni stati richiede motivazioni speciali. Il voto anticipato negli Stati Uniti si può fare principalmente in tre modi:

• via posta, inviando la scheda in una speciale busta chiusa entro una certa data;
• portando la scheda votata in un ufficio elettorale prima del giorno del voto;
• imbucando la scheda nelle ballot drop box, urne dislocate in giro per il paese.

Qui arriva il dato importante: negli Stati Uniti hanno già votato usando il voto anticipato più di 78 milioni di persone. Per dare un termine di paragone: alle elezioni del 2020, quando l’affluenza fu alta, votarono in tutto 155 milioni di persone.

07:075 novembre 2024

I primi sei voti di oggi, a Dixville Notch

Anche se i seggi negli Stati Uniti apriranno nelle prossime ore, c’è una minuscola comunità in New Hampshire che, per tradizione, comincia a votare a partire dalla mezzanotte del giorno delle elezioni. Lì il voto non solo è già cominciato, è proprio  finito: si tratta di Dixville Notch, in New Hampshire, che conta sei abitanti.

Tutti hanno iniziato a votare martedì poco dopo la mezzanotte e il conteggio dei loro voti si è concluso in appena 12 minuti, con un pareggio: tre hanno votato per Kamala Harris, e tre per Donald Trump.

Il seggio elettorale di Dixville Notch, in New Hampshire (John Tully/Getty Images)

Il seggio elettorale di Dixville Notch, in New Hampshire (John Tully/Getty Images)

Il risultato è considerato emblematico di quanto combattuta sia questa elezione, e di quanto imprevedibile sia il risultato generale. Al tempo stesso dimostra anche una perdita di consensi del partito Democratico: nel 2020 votarono in cinque e tutti i voti andarono a Joe Biden, mentre nel 2016 Hillary Clinton, la candidata Democratica, prese 4 voti contro i 2 di Donald Trump, candidato Repubblicano che vinse quelle elezioni. Il New Hampshire, nel nord est degli Stati Uniti, è considerato uno stato “blu”, cioè in cui a meno di grosse sorprese vincerà la candidata Democratica.

06:495 novembre 2024

Gli ultimi discorsi di Harris e Trump, con due messaggi molto differenti

Lunedì è stato l’ultimo giorno di campagna elettorale per i due candidati, ed entrambi hanno tenuto numerosi comizi in cui hanno cercato di convincere fino all’ultimo gli elettori indecisi. Kamala Harris si è concentrata sulla Pennsylvania, il più importante degli stati in bilico, e ha fatto eventi ad Allentown, a Pittsburgh e a Philadelphia, dove ha fatto l’ultimo comizio della sua campagna a cui hanno partecipato anche personaggi molto noti come Oprah Winfrey, Lady Gaga e Katy Perry. Harris ha cercato di mantenere il tono positivo e ottimista degli ultimi giorni, in cui tra le altre cose non ha mai pronunciato il nome di Donald Trump: «È il giorno prima delle elezioni e spero di essermi guadagnata il vostro voto», ha detto.

Trump è saltato da uno stato all’altro: è stato prima a Raleigh, in North Carolina, poi a Reading e Pittsburgh, in Pennsylvania, e ha tenuto l’ultimo comizio a Grand Rapids, in Michigan, dove fece il suo ultimo comizio anche nel 2016 e nel 2020. Come ormai da alcune settimane, la sua retorica è stata estremamente aggressiva e violenta. Tra le altre cose se l’è presa con Nancy Pelosi, l’ex speaker Democratica della Camera: «È una persona malvagia, un persona cattiva», ha detto. «È una malvagia, malata, pazza… quello che è comincia per P, ma non lo voglio dire, anche se vorrei dirlo».

06:475 novembre 2024

Buongiorno, cominciamo con qualche orario

Negli Stati Uniti ci sono cinque diversi fusi orari, e l’orario di apertura e chiusura dei seggi è scaglionato: i primissimi seggi aprono alle 5 del mattino (le 11 ora italiana) in Vermont, e poi via via in tutti gli altri stati (a New York aprono alle 12 ora italiana, per esempio). C’è una sola eccezione a questa regola che è la minuscola comunità di Dixville Notch, in New Hampshire, dove per tradizione si vota a mezzanotte (e dunque si è già votato).

Anche le chiusure sono scaglionate: l’ultimo seggio a chiudere sarà in Alaska, alle 20 ora locale, che corrispondono alle 7 del mattino di mercoledì in Italia.