Zerocalcare e le polemiche sulla copertina dell’Espresso
La scorsa settimana il settimanale L’Espresso ha pubblicato una lunga intervista al fumettista Zerocalcare, a cui è stata dedicata anche la copertina con il titolo “L’ultimo intellettuale”. Zerocalcare, il cui vero nome è Michele Rech, aveva commentato la copertina venerdì sera durante il programma Propaganda Live, dicendo che «tutte le volte che mi hanno chiesto se sono un intellettuale ho sempre risposto di no» e che nonostante nella foto in copertina sembrasse essersi messo “in posa”, in realtà lui non sapeva nemmeno dove fosse stata realizzata la foto: «Non so dove l’hanno pescata su Internet», ha detto.
L'ultimo intellettuale: L'Espresso in edicola domenica 22 novembre https://t.co/1Q2qPpg5xV
— L'Espresso (@espressonline) November 20, 2020
Venerdì Zerocalcalcare aveva anche scritto un post su Facebook in cui spiegava di non aver scelto lui né la foto né il titolo della copertina, facendo intuire che non fosse molto d’accordo sulla scelta editoriale: «Qualsiasi cosa vediate oggi (o domani o fino al giorno della vostra morte) ricordate che: 1) non faccio io le copertine 2) me vojo ammazzà pe molto meno me vesto da mucca e vado al mattatoio sperando che me confondono».
Lunedì, infine, ha pubblicato un ulteriore commento su Facebook e sulle storie di Instagram riguardo alla copertina dell’Espresso, dicendo che «se dovessi scegliere tra definirmi un intellettuale o una foca ammaestrata mi riconoscerei di più nella foca ammaestrata, ma un giornale può decidere di titolare come cazzo vuole e non me deve chiedere il permesso». Ha aggiunto però che dopo il suo intervento a Propaganda Live alcuni avevano pensato che dicendo di non sapere da dove fosse stata presa la foto di copertina stesse sminuendo «la professionalità e il lavoro di chi quella foto l’ha scattata», e ha quindi pubblicato il nome della fotografa che aveva realizzato la foto alcuni mesi fa a margine del Festival di Internazionale, Isabella De Maddalena.
Zerocalcare ha quindi concluso dicendo che «io pensavo de dové passà una settimana a discute co chi se lamentava dell’intervista per le questioni della violenza o der decoro, invece non gliene frega un cazzo a nessuno e tutto er tema è se uno è intellettuale o no, ma come cazzo ve va boh».
[La consueta rubrica delle giustificazioni]
Giuro che è l’ultima di sta settimana, ma in questa annosa vicenda della…Pubblicato da Michele Rech su Lunedì 23 novembre 2020