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  • Mercoledì 6 novembre 2024

Una radio polacca ha sostituito i suoi conduttori con un’intelligenza artificiale

E ha mandato in onda una finta intervista con Wislawa Szymborska, morta nel 2012: l'accoglienza non è stata positiva

La sede di Off Radio Krakow, a Cracovia, in Polonia (Maciek Nabrdalik/The New York Times)
La sede di Off Radio Krakow, a Cracovia, in Polonia (Maciek Nabrdalik/The New York Times)
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Il 22 ottobre in Polonia è stata trasmessa in radio un’intervista a Wislawa Szymborska, poeta e vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1996, condotta dalla giornalista ventenne ed esperta di cultura pop Emilia Nowak. L’intervista è stata molto commentata e criticata perché Wislawa Szymborska è morta nel 2012 ed Emilia Nowak non esiste. A parlare erano due intelligenze artificiali, una delle quali riproduceva la voce e i pensieri di Szymborska, basandosi su sue interviste precedenti.

Da qualche giorno l’emittente radiofonica Off Radio Krakow, che fa parte dell’emittente pubblica regionale Radio Cracovia, è al centro di un dibattito nazionale per la decisione del suo direttore Mariusz Marcin Pulit di mandare in onda programmi condotti da giornalisti creati con l’intelligenza artificiale.

Mariusz Marcin Pulit ha detto di aver pensato di creare programmi condotti da intelligenze artificiali come un esperimento che aveva l’obiettivo di guadagnare nuovi ascoltatori, in un momento in cui la radio aveva ascolti estremamente bassi, e suscitare un dibattito sull’intelligenza artificiale mentre il parlamento polacco stava discutendo una nuova legge proprio su questo argomento.

Entrambe le cose sono avvenute, dato che gli ascoltatori serali dell’emittente sono diventati da una manciata a 8mila in pochissimo tempo e l’esperimento di Off Radio Krakow è diventato argomento di discussione in Polonia e all’estero. A Pulit sono però arrivate anche moltissime critiche, dato che l’introduzione di tre nuovi conduttori generati con l’intelligenza artificiale, chiamati Emilia, Jakub e Alex, è coincisa con il licenziamento del giornalista Lukasz Zaleski e la cancellazione del suo programma settimanale in cui venivano intervistate persone (reali) appartenenti al mondo del teatro.

Pulit è stato accusato di voler sostituire persone reali con gli avatar, specialmente in un settore che è già in crisi, come quello dell’industria radiofonica, e per giunta in una radio che ottiene finanziamenti pubblici. Anche il ministro della Digitalizzazione, Krzysztof Gawkowski, ha scritto su X «sebbene io sia un fan dello sviluppo dell’IA, credo che certi confini vengano superati sempre di più», aggiungendo che «l’uso diffuso dell’IA deve essere fatto per le persone, non contro di loro!».

Lukasz Zaleski, il giornalista licenziato, ha detto di non essersi particolarmente risentito per la chiusura del suo programma, dato che per farlo veniva pagato l’equivalente di 56 euro a puntata e che la maggior parte dei suoi guadagni arriva dal suo lavoro di regista teatrale. L’introduzione di conduttori e interviste generate con l’intelligenza artificiale è l’aspetto che l’ha colpito di più: «Mi ha fatto arrabbiare molto il fatto che discorsi veri e profondi e interviste vere con persone vere siano stati sostituiti da qualcosa di totalmente falso», ha detto al New York Times.

L’intervista con un’intelligenza artificiale che interpretava Wislawa Szymborska è stata resa possibile perché Michal Rusinek, che per anni è stato un suo stretto collaboratore e che oggi è a capo della fondazione che gestisce il suo patrimonio letterario, ha consentito a Off Radio Krakow di utilizzare le registrazioni della voce e i testi della poeta: le intelligenze artificiali, per simulare la voce e lo stile di una persona, hanno bisogno di addestrarsi sul materiale prodotto da quella stessa persona.

Rusinek ha detto di aver dato il consenso per usare la voce di Szymborska perché lei «aveva senso dell’umorismo e l’avrebbe trovato divertente». Parlando con il New York Times, ha però detto che l’intervista è stata «orribile», dato che il programma ha fatto dire a Szymborska parole che lei non avrebbe mai usato, facendola sembrare «ingenua» e «di nessun interesse».

Rusinek ha ammesso di essere stato confortato da questo risultato, che ha dimostrato come l’intelligenza artificiale non sia ancora in grado di replicare in modo convincente i pensieri umani: «Se l’intervista fosse venuta bene sarebbe stato terrificante», ha detto. Benché la radio avesse già annunciato altre interviste con famosi personaggi polacchi morti, a causa delle critiche Pulit ha deciso di interrompere i programmi generati con l’intelligenza artificiale.