Nel parcheggio del centro commerciale di Aldaia finora non sono stati trovati morti
Dopo le alluvioni in Spagna era stato descritto come «un cimitero sott'acqua», nella cinquantina di auto perlustrate lunedì però non c'era nessuno
La polizia spagnola ha detto di non aver trovato alcun cadavere nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Bonaire di Aldaia, vicino a Valencia, dove si temeva che molte persone fossero rimaste intrappolate nelle loro automobili durante le gravi alluvioni della settimana scorsa. In questi giorni diversi giornali italiani si erano riferiti al parcheggio allagato definendolo «un cimitero sott’acqua», o parlando di una possibile «ecatombe», visto che i piani sotterranei hanno migliaia di posteggi: finora tuttavia i vigili del fuoco hanno trovato qualche decina di auto, che non avevano nessuno a bordo.
A quasi una settimana da uno dei più gravi disastri della storia della Spagna le morti accertate sono 217, ha detto il ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska, tutte nella Comunità Valenciana – la regione autonoma dove si trova Valencia – fuorché tre nella Castiglia-La Mancia e una in Andalusia. Il numero delle persone disperse tuttavia non è chiaro perché ci sono ancora moltissimi scantinati, garage e parcheggi sotterranei allagati che non si riescono a perlustrare.
Tra questi c’era anche quello del centro commerciale di Aldaia, che si trova circa 7 chilometri a ovest di Valencia: durante l’alluvione i sotterranei dell’edificio erano stati allagati, e non c’erano informazioni affidabili sul numero di persone che potevano essere presenti nella struttura al momento.
Da mercoledì i vigili del fuoco e l’Unità militare di emergenza composta da esercito e Guardia Civil hanno continuato a pompare acqua e fango fuori dal parcheggio sotterraneo, che secondo fonti della polizia ha una capacità di circa 2.500 auto. Dopo i primi sopralluoghi con piccoli gommoni e kayak, lunedì mattina i vigili del fuoco hanno ispezionato i piani sotterranei del parcheggio, dove c’è ancora circa un metro d’acqua. Finora hanno perlustrato una cinquantina di auto, senza trovare persone morte.
«Abbiamo diviso la ricerca in settori, rotto i finestrini dei veicoli, tastato il suolo con dei pali e non abbiamo trovato alcun cadavere», ha detto al País un vigile del fuoco che fa parte della squadra di volontari arrivata da Logroño, nel nord della Spagna. «Dicevano che qui c’erano 600 morti, immaginate con che tristezza eravamo entrati ieri nel parcheggio», ha commentato un altro.
Questo non significa che nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale non ci siano morti, ma visto che non si sa quante auto fossero parcheggiate nello stabile è anche impossibile capire quante persone potessero trovarcisi.
Nel fine settimana la direzione del centro commerciale aveva detto al quotidiano ABC che non c’erano prove della presenza di lavoratori nel parcheggio. Ángel Víctor Torres, ministro della Politica territoriale e della Memoria democratica, ha aggiunto che anche al momento «non ci sono ulteriori informazioni sul numero di persone e veicoli al suo interno».
I sopralluoghi comunque stanno continuando. In totale nelle operazioni di emergenza e assistenza alla popolazione sono coinvolti più di 5mila soldati e 2mila tecnici, oltre ad altre migliaia di persone tra vigili del fuoco, volontari, agenti della Guardia Civil e della polizia locale. Accanto al centro commerciale Bonaire ce n’è un altro più piccolo, i cui sotterranei sono stati a loro volta allagati, e dove al momento stanno lavorando i vigili del fuoco provenienti da Huelva, nel sud-ovest della Spagna: uno di loro ha detto sempre al País che finora sono state trovate due auto, vuote.
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