• Mondo
  • Sabato 2 novembre 2024

In Spagna si cercano i dispersi per l’alluvione

Nelle automobili travolte e accatastate dalle inondazioni potrebbero esserci i corpi di molte persone, ma non si sa quante: le morti accertate sono 214

Una catasta di automobili sullo sfondo e un vigile del fuoco in primo piano
Un vigile del fuoco davanti alla catasta di automobili all'interno di un sottopassaggio tra i comuni di Benetusser e Alfafar, vicino a Valencia, il primo novembre 2024 (David Ramos/Getty Images)
Caricamento player

A Valencia e nelle altre città spagnole che sono state danneggiate dalle gravi alluvioni di questa settimana si continuano a cercare le persone disperse. Le morti accertate nella Comunità Valenciana, la regione di Valencia, sono 211, ha detto sabato il primo ministro Pedro Sánchez, a cui se ne aggiungono altre tre in altre regioni. Non esistono invece stime sui dispersi. Si teme che i corpi di molte persone si trovino nelle automobili che sono state travolte dalle esondazioni dei fiumi e ora sono accatastate lungo strade, ferrovie o all’interno di sottopassaggi.

Altre persone potrebbero essere morte nei garage e nelle cantine allagate, che i vigili del fuoco stanno via via svuotando dall’acqua con l’aiuto dei militari mandati dal governo nazionale (con quelli mobilitati sabato sono circa tremila). Un singolo locale a un piano seminterrato può contenere centinaia di migliaia di litri d’acqua: per svuotarlo con l’aiuto delle pompe idrauliche dei pompieri servono ore.

Giovedì 30 ottobre Amparo Fort, la sindaca di Chiva, uno dei comuni più danneggiati dalle alluvioni, aveva detto all’agenzia di stampa spagnola Efe: «Può darsi che i dispersi siano anche un centinaio visto che ci sono centinaia di auto danneggiate nel territorio comunale. Ci aspettiamo molte vittime. Ogni volta che un cane o una pala scavano nel fango compaiono dei corpi». Venerdì ha voluto precisare che non è stato «determinato» un numero di dispersi. A Chiva si trovano dei complessi di case popolari in cui le operazioni dei vigili del fuoco e dei soccorritori non sono ancora terminate.

Una delle città in cui più automobili sono state trascinate dall’acqua è Alfafar, un comune di 20mila abitanti a una decina di chilometri dal centro di Valencia e vicino a Paiporta. Nella cittadina un sottopassaggio lungo la strada per Benetusser è stato completamente ostruito dalle auto travolte da un’inondazione. Molti altri veicoli ora si trovano lungo i binari della ferrovia. Venerdì la Protezione civile è riuscita a recuperare da un’automobile sotto altre automobili una donna ancora viva dopo aver passato tre giorni intrappolata.

Un uomo trasporta una tanica d'acqua lungo i binari della ferrovia, in buona parte occupati da detriti e automobili trascinate dall'acqua

Alfafar, Spagna, primo novembre 2024 (David Ramos/Getty Images)

A Valencia sono stati organizzati due obitori di emergenza, uno nel complesso fieristico della città, l’altro nel Palazzo di Giustizia, per portare i corpi recuperati dai soccorritori e cercare di identificarli. Il governo ha mandato a Valencia più di trenta esperti di patologia forense per aiutare le autorità locali a gestire la situazione. Prima vengono identificati i corpi su cui vengono trovati documenti di identità, poi si raccolgono i dati che possono essere utili per riconoscere gli altri.

Il tunnel stradale completamente ostruito da rottami di automobili

Il sottopassaggio tra Benetusser e Alfafar, primo novembre 2024 (David Ramos/Getty Images)

Nella conferenza stampa che ha tenuto sabato mattina Sánchez ha osservato che l’alluvione nel sud della Spagna non è stata solo la più grave che abbia riguardato il paese in epoca recente, ma l’Europa intera: è «l’inondazione più grave che il nostro continente abbia vissuto finora in questo secolo e dobbiamo affrontarla restando uniti», ha detto il primo ministro spagnolo. In Italia l’alluvione più disastrosa di epoca contemporanea fu quella di Sarno e Quindici, in Campania, avvenuta il 5 maggio 1998: morirono 160 persone di cui 137 a Sarno.

Sabato Sánchez ha anche annunciato che su richiesta di Carlos Mazón, presidente della Comunità Valenciana, saranno mandati nella regione altri 5mila militari nelle zone coinvolte dalle alluvioni, in aggiunta ai 3mila già presenti. Stanno collaborando alle operazioni di soccorso e pulizia anche circa 5mila agenti della Polizia nazionale e della Guardia Civile, il cui numero sarà raddoppiato dal governo, ha promesso Sánchez, e migliaia di volontari che sabato si sono radunate davanti alla Ciutat de les Arts i les Ciències, il moderno complesso museale di Valencia dove il governo locale ha allestito un centro di coordinamento: da lì sono partiti dei pullman per portare i volontari nelle zone più danneggiate dalle alluvioni.

– Leggi anche: Gli allagamenti e il fango provocati dall’alluvione in Spagna, visti dai satelliti