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  • Giovedì 31 ottobre 2024

La legge di bilancio britannica aumenta sia la spesa pubblica che le tasse, e di molto

È la prima del nuovo governo, i Laburisti si sono difesi dalle critiche dicendo che più gettito servirà a stimolare investimenti e crescita

La ministra delle Finanze, Rachel Reeves, posa con la valigetta rossa che contiene i documenti dei ministri britannici, in questo caso la legge di bilancio, il 30 ottobre a Londra
La ministra delle Finanze, Rachel Reeves, posa con la valigetta rossa che contiene i documenti dei ministri britannici: in questo caso la legge di bilancio, il 30 ottobre a Londra (Dan Kitwood/Getty Images)
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Mercoledì la cancelliera dello Scacchiere – la ministra delle Finanze britannica – Rachel Reeves ha presentato la legge di bilancio. Era un passaggio molto atteso, più di quanto questa scadenza lo sia normalmente, perché era la prima del nuovo governo dei Laburisti da quando lo scorso luglio avevano vinto le elezioni.

Il governo ha deciso un grosso aumento delle tasse, per un totale di 40 miliardi di sterline, quasi 48 miliardi di euro. La cosa di cui si è parlato di più è se l’aumento sia una violazione delle promesse fatte dai Laburisti in campagna elettorale, durante la quale si erano tenuti volutamente vaghi. L’opposizione dei Conservatori (che sabato diranno chi ha vinto le loro primarie) ha attaccato il primo ministro Keir Starmer: l’ex primo ministro Rishi Sunak ha ricordato un proprio vecchio tweet in cui prevedeva che i Laburisti avrebbero alzato le tasse.

Era dal 1993 che le tasse non venivano aumentate così tanto in rapporto al PIL, di circa l’1,2 per cento. Secondo le stime del governo, le tasse arriveranno al 38,2 per cento del PIL tra il 2027 e il 2028. Questi livelli di pressione fiscale sono comunque più bassi della media nei paesi dell’Unione Europea (del 40 per cento nel 2023), e in particolare di paesi paragonabili per dimensioni come Francia (45,6 per cento) e Italia (41,5 per cento).

La parte più consistente dei 40 miliardi – cioè 25 miliardi di sterline, quasi 30 miliardi di euro – dovrebbe arrivare da un aumento della parte di National Insurance, cioè i contributi, versata dai datori di lavoro per i loro dipendenti. Da aprile dell’anno prossimo verrà alzata dal 13,8 al 15 per cento per la parte di salario superiore alle 5mila sterline annuali, quasi 6mila euro. I contributi a carico dei datori di lavoro finora partivano in molti casi per redditi superiori a 9.100 sterline all’anno (quasi 11mila euro).

Significa che aziende e datori di lavoro dovranno pagare più tasse per un numero superiore di dipendenti. Reeves l’ha definita «una scelta difficile». La parte di contributi versata dai dipendenti, invece, non è stata modificata. Questo aspetto è importante per i Laburisti, perché consente loro di sostenere di non aver disatteso le promesse del programma elettorale. Starmer e Reeves, a posteriori, hanno detto che si erano impegnati a non alzare le tasse ai lavoratori (come in effetti non è avvenuto), non necessariamente ai datori di lavoro.

La vignetta del "Telegraph" che sfrutta la ricorrenza di Halloween per definire un "incubo" la legge di bilancio (dal profilo X dell'illustratore, Patrick Blower)

La vignetta del Telegraph che sfrutta la ricorrenza di Halloween per definire un “incubo” la legge di bilancio (dal profilo X dell’illustratore, Patrick Blower)

I Laburisti hanno difeso la coerenza della legge di bilancio, e soprattutto l’hanno presentata come di sinistra. L’aumento delle tasse, infatti, servirà a finanziare maggiori investimenti. La spesa pubblica crescerà complessivamente di 70 miliardi di sterline (più di 83 miliardi di euro), 22,6 dei quali andranno al Servizio sanitario nazionale, l’NHS, che è in crisi da tempo. Altri 6,1 miliardi (più di 7 miliardi di euro) verranno aggiunti al budget per le scuole.

A fine luglio Reeves aveva detto che il vecchio governo, dei Conservatori, aveva lasciato un buco di bilancio da 21,9 miliardi di sterline, circa 26 miliardi di euro. Lei e Starmer avevano fatto dichiarazioni con toni molto cupi sulla necessità di risanarlo con misure se necessario impopolari, e che «le cose sarebbero andate peggio prima di migliorare». Per questo i Laburisti erano stati accusati dai media di voler preparare il terreno a misure di austerità economica, anche se poi il cospicuo aumento della spesa pubblica in questa legge di bilancio ha smentito questa narrazione.

Il Times, il principale quotidiano britannico di orientamento conservatore, ha scritto che di solito le leggi di bilancio vengono dimenticate nel giro di un anno, mentre questa «potrebbe avere un enorme effetto sui risultati delle prossime elezioni».

Secondo un sondaggio del think tank More in Common (vicino ai Laburisti), un terzo dell’elettorato complessivo e solo un quinto di quello Laburista sono contrari all’aumento della National Insurance. Inoltre, anche se il governo si aspetta di ricavare 25 miliardi di sterline da questa misura, in realtà l’Office for Budget Responsibility (l’ente di vigilanza sul bilancio statale) dice che fino a un terzo di quei 25 miliardi è a rischio per via del fatto che le imprese potrebbero reagire riducendo le ore di lavoro o abbassando i salari.

Mercoledì Rishi Sunak ha risposto in aula al governo per l’ultima volta da leader dei Conservatori

Una misura certamente problematica in termini di consenso, anche tra gli elettori di sinistra, è la revisione del tetto al prezzo dei biglietti dell’autobus, che da gennaio sarà portato da 2 a 3 sterline (un aumento di circa 1,2 euro). Altre misure erano già previste nel programma elettorale: per esempio, le scuole private (frequentate solo dal 6 per cento degli alunni) non saranno più esentate dall’IVA; il salario minimo sarà alzato da 11,44 a 12,21 sterline l’ora (da 13,6 a 14,5 euro) per chi ha più di 21 anni, e da 8,6 a 10 sterline (da 10,2 a 11,9 euro) per chi ha tra i 18 e i 20 anni.

L’imposta sui profitti derivanti dalla vendita di azioni passerà dal 10 al 18 per cento, e dal 20 al 24 per cento per i contribuenti di fascia più alta. In questi giorni Starmer ha detto che chi possiede azioni non conta come working people, non fa cioè parte della “classe lavoratrice”, una categoria che in passato ha fatto un po’ fatica a definire con precisione. Infine, verrà introdotta una tassa sul liquido per le sigarette elettroniche e al tempo stesso verrà alzata quella sulle sigarette: il contrasto al tabagismo accomuna i Laburisti alle proposte di Sunak, che avevano diviso i Conservatori.

L’obiettivo dei Laburisti è stimolare la crescita economica, con la quale giustificano le tasse e l’aumento della spesa pubblica. Durante la scorsa campagna elettorale avevano prospettato un aumento del PIL del 2 per cento all’anno. L’Office for Budget Responsibility prevede che il PIL britannico crescerà dell’1,1 per cento quest’anno, del 2 per cento nel 2025 e dell’1,8 per cento nel 2026: cioè gli stessi livelli previsti a marzo, nonostante le grandi ambizioni della prima legge di bilancio dei Laburisti.

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