Mezzo secolo di Joaquin Phoenix

Iniziò a recitare a 12 anni, in un film abbastanza sfortunato: oggi ne ha 50, ed è considerato uno dei migliori attori del Ventunesimo secolo

(REUTERS/ Mario Anzuoni)
(REUTERS/ Mario Anzuoni)
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Joaquin Phoenix esordì al cinema quando aveva 12 anni, e in un film un po’ sfortunato: si chiamava Space Camp – Gravità zero, una commedia del 1986 che raccontava di cinque adolescenti in visita a una scuola per astronauti e che fu stroncato soprattutto per via del suo tempismo, che la critica del tempo reputò infelice e di cattivo gusto: uscì infatti cinque mesi dopo l’incidente dello Space Shuttle Challenger, che aveva causato la morte dei 7 membri dell’equipaggio.

Oggi Phoenix di anni ne compie cinquanta, e da almeno una decina viene annoverato tra i migliori attori al mondo per via dei suoi molti talenti. È notoriamente uno che sa fare tutto: cantare, ballare, recitare, doppiare, e anche attuare trasformazioni fisiche estreme in tempi piuttosto brevi.

La sua dote principale, però, quella che tutti i registi con cui ha lavorato non mancano mai di sottolineare, è interpretare in modo credibile personaggi cupi, bizzarri e poco convenzionali.

A volte si tratta di personaggi estremamente radicati nell’immaginario collettivo, come nel caso di Joker; in altri casi si tratta di protagonisti creati da zero da registi e sceneggiatori, e che Phoenix riesce a rendere memorabili e familiari al pubblico grazie a uno stile di recitazione unico che riesce a far passare idee, sensazioni e sentimenti dando l’impressione di volerle nascondere, come accade in Beau ha paura.

Terzo di cinque figli, Phoenix nacque il 28 ottobre 1974 a Río Piedras, nello stato americano del Porto Rico, ma si trasferì a Los Angeles già nei primi anni di vita: suo padre era un architetto, sua madre lavorò per un periodo per l’emittente NBC. Cominciò a stare sui set quando era ancora un bambino, recitando in serie e film per la tv assieme al fratello River. Furono scoperti entrambi dalla talent scout Iris Burton, che dopo averli notati in un concorso di recitazione li mise in contatto con la casa di produzione Paramount. Nel 1993, dopo la morte del fratello, sospese per un paio d’anni la carriera d’attore, ma poi tornò a recitare e ottenne un discreto successo con il film Da morire, diretto da Gus Van Sant.

Il primo ruolo memorabile, però, Phoenix lo ottenne soltanto nel Duemila, quando Ridley Scott lo scelse per interpretare l’imperatore Commodo nel Gladiatore, film per cui ottenne una candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista. In quel decennio recitò in altre produzioni di successo e instaurò un rapporto di collaborazione con il regista indiano M. Night Shyamalan, con cui lavorò in Signs (2002) e The Village (2004). Nel 2006 ottenne un’altra candidatura agli Oscar, questa volta come miglior attore protagonista, per Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, film dedicato alla vita di Johnny Cash, uno dei più famosi cantanti country statunitensi.

Phoenix ebbe l’occasione di vincere lo stesso premio sette anni dopo con The Master di Paul Thomas Anderson (l’ammirato regista di Boogie Nights, Magnolia e Il petroliere con cui recitò anche per Vizio di forma), ma l’Academy preferì la prova di Daniel Day-Lewis in Lincoln. Nello stesso anno fu acclamata anche la sua interpretazione in Her, film di Spike Jonze che racconta la storia di un malinconico scrittore che si innamora di una voce del sistema operativo – che è quella di Scarlett Johansson – che si chiama Samantha, iniziando con lei una relazione vera e propria.

Nel 2017 vinse il premio come migliore attore a Cannes per A Beautiful Day – You Were Never Really Here, e tre anni dopo il riconoscimento che attendeva da 18 anni: l’Oscar come miglior attore per Joker, film in cui interpretava il personaggio di Arthur Fleck durante la transizione che lo porta a diventare il noto antagonista di Batman, e che ai tempi fu apprezzatissimo da pubblico, riviste di settore e addetti ai lavori. Per il suo ruolo perse diversi chili, e la prova piacque molto ai critici: qualcuno parlò di lui come del miglior Joker di sempre, molti lo inserirono quantomeno sul podio con Jack Nicholson e Heath Ledger.

Negli ultimi quattro anni, Phoenix è stato tante altre cose: un giornalista radio che intraprende un’avventura con il nipote in C’mon C’mon, il celeberrimo imperatore francese in Napoleon di Ridley Scott e di nuovo Joker in Joker: Folie à Deux, questa volta con Lady Gaga.

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