Le foto e i video di una bomba israeliana che distrugge un palazzo a Beirut
L'attacco è stato ripreso fotogramma per fotogramma da un fotografo di Associated Press
Martedì un attacco israeliano contro la periferia sud di Beirut, in Libano, ha distrutto un’intera palazzina residenziale, facendola crollare. Non è chiaro se ci fossero persone al suo interno, e quante eventualmente siano state uccise o ferite. Questo attacco israeliano è uno dei molti che in questi giorni stanno colpendo Beirut e altre parti del Libano, provocando estesi danni e uccidendo centinaia di persone, ma è stato particolarmente commentato perché è stato fotografato e filmato proprio mentre avveniva: le immagini mostrano chiaramente la devastazione causata dai lanci di bombe israeliani.
In particolare Bilal Hussein, un fotografo di Associated Press, si trovava davanti alla palazzina colpita ed è riuscito a riprendere l’attacco fotogramma per fotogramma. Nella sequenza di foto qui sotto si vede la bomba planante israeliana che colpisce la base della palazzina, e la fa crollare nel giro di pochi secondi.
Anche alcuni passanti che si trovavano davanti al palazzo hanno ripreso la scena e pubblicato i video sui social media.
Come ha spiegato AP, l’attacco israeliano è arrivato circa 40 minuti dopo un avvertimento fatto sui social media da uno dei portavoce dell’esercito di Israele, che invitava gli abitanti a evacuare la zona perché Israele avrebbe fatto dei bombardamenti contro non meglio specificate «strutture di Hezbollah».
Prima dell’arrivo della bomba, inoltre, Israele aveva colpito l’edificio con due piccoli proiettili, come avvertimento che stava per arrivare un attacco più grande: è la tecnica del “roof-knocking”, che significa “bussare sul tetto”, ed è il modo che l’esercito israeliano usa per avvertire i civili di un imminente attacco contro la loro casa. È una tecnica molto discussa perché ritenuta non del tutto efficace nel proteggere la popolazione, e peraltro in un anno di guerra nella Striscia di Gaza l’esercito israeliano l’ha usata sempre più raramente.