Cosa sappiamo della morte di Liam Payne

È caduto dal balcone della camera d'albergo in cui alloggiava a Buenos Aires, in Argentina: ora si attende l'esito dell'autopsia

Liam Payne in posa per i fotografi ai British Fashion Awards a Londra, il 5 dicembre del 2022 (Vianney Le Caer/ Invision/ AP)
Liam Payne in posa per i fotografi ai British Fashion Awards a Londra, il 5 dicembre del 2022 (Vianney Le Caer/ Invision/ AP)
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Le notizie sulla morte del cantante e compositore inglese Liam Payne, noto soprattutto per aver fatto parte degli One Direction, sono ancora poche. Payne è morto mercoledì sera a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, cadendo dal balcone della stanza d’albergo in cui alloggiava: poco prima la polizia era stata contattata con una chiamata d’emergenza in cui era stata segnalata la presenza di «un uomo aggressivo apparentemente sotto l’effetto di alcol o droghe». Secondo i medici arrivati sul posto appena dopo la caduta, non c’era possibilità di salvarlo. Sul suo corpo è stata fatta un’autopsia, di cui si attendono ancora i risultati definitivi.

La polizia argentina ha detto che Payne, che aveva 31 anni, è caduto dal terzo piano in un cortile interno dell’hotel CasaSur, nel quartiere di Palermo, in centro a Buenos Aires. Una pattuglia della polizia era stata mobilitata in seguito alla telefonata ricevuta poco dopo le 17, le 22 italiane, assieme a una squadra del sistema di assistenza medica di emergenza (SAME). Nella telefonata alla polizia Payne non veniva citato espressamente: secondo la ricostruzione del quotidiano argentino Clarìn, era prima sceso nella lobby «visibilmente alterato» e i dipendenti dell’albergo lo avevano invitato a tornare nella sua stanza; quando gli agenti erano poi arrivati sul posto, alle 17:11, l’uomo era già caduto.

Il direttore del SAME, Alberto Crescenti, ha detto che Payne aveva subìto ferite «molto gravi» e che «non c’è stata alcuna possibilità di salvarlo».

Payne sarebbe precipitato per circa quattordici metri. Inizialmente Crescenti aveva riferito che in base a quanto riscontrato dai medici Payne aveva «una frattura alla base del cranio»: in base ai risultati preliminari dell’autopsia, citati dal Clarín, sarebbe morto a causa di una serie di «gravi traumi» che gli avrebbero procurato «un’emorragia interna ed esterna».

Agenti di polizia fuori dall’albergo CasaSur a Buenos Aires, 16 ottobre 2024 (AP Photo/ Natacha Pisarenko)

Sempre il Clarín ha avuto accesso ad alcune foto della camera d’albergo di Payne, dove gli agenti di polizia hanno trovato droghe e oggetti per consumarle, tra cui cartine, fogli di alluminio e una polvere bianca che si presume sia cocaina, oltre a danni ai mobili e al televisore. Il tutto è stato sequestrato per ordine della magistratura che sta indagando sul caso, in attesa di chiarire se Payne fosse sotto l’effetto di droghe.

Payne era diventato famoso grazie al programma X Factor, a cui aveva partecipato quando aveva 16 anni e dove si erano poi formati gli One Direction, diventati in seguito una delle boyband più popolari di sempre. La band vendette più di 70 milioni di dischi e fece concerti da tutto esaurito negli stadi di mezzo mondo: dopo lo scioglimento del gruppo, nel 2016, Payne si dedicò alla carriera da solista, continuando a essere molto famoso.

Spesso il cantante aveva parlato con i suoi fan dei suoi problemi di depressione, ansia, agorafobia e più in generale di salute mentale. Aveva anche detto di aver avuto problemi di alcolismo cominciati a causa delle pressioni legate agli impegni degli One Direction, per cui era stato in riabilitazione.

Secondo le ricostruzioni dei media argentini, Payne si trovava nel paese anche per partecipare a un concerto di Niall Horan, a sua volta membro della band, che si era esibito il 2 ottobre alla Movistar Arena di Buenos Aires. Dopo la diffusione della notizia della morte fuori dall’hotel si sono radunate decine di fan, che hanno organizzato una veglia.

Alcune fan durante la veglia organizzata fuori dall’hotel a Buenos Aires, 16 ottobre 2024 (AP Photo/ Natacha Pisarenko)

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Dove chiedere aiuto
Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.
Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.