Le bacchette di SpaceX hanno funzionato

Per la prima volta la società spaziale ha recuperato l’enorme razzo che spinge Starship in orbita, prendendolo al volo sulla rampa di lancio

Super Heavy, il razzo di Starship
Super Heavy, il razzo di Starship (AP Photo/Eric Gay)
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Super Heavy, il razzo dell’astronave Starship della società privata statunitense SpaceX, è tornato sulla Terra dopo un lancio sperimentale e si è agganciato perfettamente alla rampa di lancio della base di Boca Chica, in Texas. Di fatto è stato preso al volo da due bracci meccanici, una sorta di enormi bacchette che fanno parte della rampa chiamata Mechazilla. Il ritorno senza problemi del razzo, riuscito al primo tentativo, è considerato un nuovo importante progresso dopo i miglioramenti ottenuti con i test svolti in precedenza insieme all’astronave Starship.

SpaceX lavora a Starship da una decina di anni con l’obiettivo di sviluppare un sistema di lancio e un’astronave molto più potenti dei razzi che attualmente utilizza per portare satelliti in orbita ed equipaggi verso la Stazione Spaziale Internazionale. Oltre al contratto miliardario con la NASA che prevede viaggi verso la Luna, SpaceX ha in programma di utilizzare Starship per trasportare in orbita satelliti e per far raggiungere un giorno agli astronauti Marte, il progetto più ambizioso di Elon Musk, il CEO della società e capo di Tesla e X.

Nei test precedenti Super Heavy, che è alto 70 metri e dotato di 33 motori alimentati a ossigeno liquido e metano liquido, aveva effettuato un ammaraggio controllato in assetto verticale nelle acque del Golfo del Messico. Stavolta è atterrato agganciandosi alla rampa di lancio da cui era partito.

La rampa è alta circa 150 metri ed è dotata di due bracci chiamati anche chopsticks (come le bacchette che si usano per mangiare in alcuni paesi asiatici) progettati per afferrare al volo il razzo nella sua discesa controllata. Con questa soluzione non è necessario costruire nuovi razzi per ogni lancio e si possono ridurre molto i costi per i lanci e renderli più frequenti.

A differenza dei Falcon 9 (i razzi riutilizzabili di SpaceX che atterrano in autonomia al suolo o su una piattaforma galleggiante nell’oceano grazie alle loro “zampe” retrattili), Super Heavy è troppo grande e pesante per poterlo fare, di conseguenza si è scelto di utilizzare i due bracci meccanici per evitare di dover costruire zampe molto grandi che avrebbero ulteriormente appesantito il razzo rendendolo meno efficiente. In futuro i bracci permetteranno anche di rendere più rapida la preparazione di una nuova partenza, visto che Super Heavy sarà già sulla rampa di lancio.

Oltre a essere stato un successo, il test ha permesso a SpaceX di raccogliere una grande quantità di dati anche su Starship, che ha compiuto circa un’ora dopo il lancio un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano. I dati saranno utilizzati per perfezionare ulteriormente l’intero sistema di lancio. Nell’ultimo anno e mezzo SpaceX ha dimostrato di avere compiuto enormi progressi, essenziali non solo per il suo futuro commerciale, ma anche per le missioni lunari a cominciare dal programma Artemis in sensibile ritardo.

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Articolo aggiornato il 14 ottobre con nuovi dettagli e per chiarire il funzionamento di Mechazilla.