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  • Domenica 6 ottobre 2024

Donald Trump è tornato a fare un comizio a Butler

In Pennsylvania, dove aveva subìto un attentato a luglio: con lui questa volta c'era anche Elon Musk

Donald Trump e Elon Musk si abbracciano durante il comizio a Butler, il 5 ottobre 2024 (AP Photo/Evan Vucci)
Donald Trump e Elon Musk si abbracciano durante il comizio a Butler, il 5 ottobre 2024 (AP Photo/Evan Vucci)

Sabato il candidato Repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump è tornato a fare un comizio a Butler, in Pennsylvania, dove il 13 luglio aveva subìto un attentato durante un evento della sua campagna elettorale. Con lui sul palco c’è stato anche il miliardario Elon Musk, che da qualche mese è diventato un suo grande sostenitore.

Dal palco, su cui era stato installato un vetro antiproiettile come in tutti i suoi altri comizi all’aperto da dopo l’attentato, Trump ha detto di essere tornato sul luogo di una «tragedia» per dare «un semplice messaggio al popolo della Pennsylvania e al popolo americano: il nostro movimento per rendere l’America di nuovo grande è più forte, più orgoglioso, più unito, più determinato e più vicino alla vittoria che mai».

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Il ritorno a Butler è stato visto come un tentativo di recuperare almeno in parte la popolarità che Trump aveva in quel periodo, prima che Joe Biden ritirasse la sua candidatura lasciando spazio alla sua vicepresidente Kamala Harris. Rispetto a qualche mese fa, quando Trump era nettamente in vantaggio, ora Harris lo supera nei sondaggi in diversi stati in bilico: fra questi, lo stato dove c’è il margine più piccolo è proprio la Pennsylvania, dove Harris è data avanti solo dello 0,5 per cento.

Il comizio è stato piuttosto simile a molti altri, tranne che per due aspetti. Per prima cosa molti discorsi, inclusa una buona parte di quello di Trump, si sono concentrati sul ricordo di Corey Comperatore, un vigile del fuoco che al momento dell’attentato si trovava dietro Trump e che fu ucciso da uno dei proiettili sparati dall’attentatore: un ragazzo di vent’anni di nome Thomas Matthew Crooks che è stato poi ucciso dal Secret Service, l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza del presidente, del vice e degli ex presidenti.

Il secondo è stata la presenza di Elon Musk, che a un certo punto si è anche messo a saltare sul palco. Il fondatore di Tesla ha tenuto un discorso molto simile nei toni a quelli di Trump, dicendo che l’elezione di questo novembre sarà «l’elezione più importante della nostra vita» e che una vittoria di Kamala Harris equivarrebbe alla fine della libertà di parola negli Stati Uniti.

I due si sono avvicinati negli ultimi mesi, in particolare proprio dopo l’attentato, quando Musk aveva espresso pubblicamente il suo sostegno a Trump; per anni Musk aveva sostenuto il Partito Democratico, più incline alla creazione di sussidi statali per il settore delle auto elettriche, ai quali Trump fino a poco tempo fa era molto contrario. Ad agosto Musk aveva anche intervistato Trump per tre ore su X, la piattaforma prima conosciuta come Twitter da lui comprata nel 2022.

Poche settimane dopo Trump aveva detto durante un evento che stava considerando la possibilità di mettere Musk alla guida di una una commissione governativa per «l’efficienza del governo», nel caso vincesse le elezioni. La commissione avrebbe il compito di condurrebbe un’analisi «finanziaria e di performance completa dell’intero governo federale» e fornirebbe alla presidenza «raccomandazioni per riforme drastiche». Musk aveva commentato su X scrivendo «Non vedo l’ora di servire l’America se si presenterà l’occasione».