Almeno 19 persone sono morte a causa delle alluvioni nella parte centro-meridionale della Bosnia Erzegovina

Due soccorritori su un gommone durante le ricerche di alcune persone disperse a Jablanica, Bosnia Erzegovina, venerdì 4 ottobre (AP Photo/ Armin Durgut)
Due soccorritori su un gommone durante le ricerche di alcune persone disperse a Jablanica, Bosnia Erzegovina, venerdì 4 ottobre (AP Photo/ Armin Durgut)

Nella parte centro-meridionale della Bosnia Erzegovina almeno 19 persone sono morte a causa delle alluvioni, che le autorità locali considerano le peggiori dal 2014. Tra giovedì sera e venerdì le piogge torrenziali hanno provocato inondazioni, frane e colate di fango che hanno distrutto ponti, edifici e strade. Ci sono anche persone disperse, ma al momento non è chiaro quante. Il ministro della Difesa bosniaco Zukan Helez ha detto che per facilitare i soccorsi è stato mobilitato l’esercito; per la protezione civile della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, una delle due entità in cui si divide il sistema di governo del paese, il bilancio dei morti è destinato ad aumentare.

La zona più colpita dalle alluvioni è quella della città di Jablanica, che si trova circa 70 chilometri a sud-ovest della capitale Sarajevo e risulta completamente isolata. Darko Jukan, un portavoce dell’amministrazione locale, ha fatto sapere che 14 persone sono state trovate morte nell’area della città; tra di loro c’è anche un bambino. Kiseljak, a nord-ovest di Sarajevo, è inondata a causa dell’esondazione del fiume Lepenica, e in diverse zone mancano sia l’elettricità che il segnale telefonico. A causa delle piogge intense delle ultime ore ci sono stati allagamenti anche in alcune zone di Croazia, Serbia e Montenegro. Non sono stati segnalati morti né feriti.