I tanti che sono partiti dal Saturday Night Live

Il programma comico più famoso della televisione americana, arrivato alla 50esima edizione, ha lanciato le carriere di John Belushi, Eddie Murphy, Bill Murray, Tina Fey e molti altri

(NBC)
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Sabato 28 settembre è cominciata la 50esima stagione del Saturday Night Live, il celebre programma comico televisivo che viene trasmesso il sabato sera sulla rete statunitense NBC fin dal 1975. Da allora SNL – l’acronimo con cui è noto lo show – ha come ospiti ogni settimana un cantante e un personaggio famoso che presenta la puntata e poi affianca il cast in sketch ed esibizioni musicali: il tutto sempre registrato dal vivo a New York, come viene ripetuto all’inizio di ogni puntata. La puntata di sabato è stata presentata dalla comica Jean Smart, vincitrice dell’Emmy come miglior attrice in una serie comedy per Hacks, mentre l’ospite musicale è stato il cantante Jelly Roll.

Creato dal produttore di origini canadesi Lorne Michaels, che ancora oggi a quasi 80 anni è il capo assoluto del programma, SNL andò in onda per la prima volta alle 23:30 dell’11 ottobre di quarantanove anni fa con il titolo di NBC’s Saturday Night. Tra satire politiche e parodie della cultura statunitense, ha avuto un successo enorme, riuscendo a far ridere in modo originale e brillante, e anticipando quella comicità assurda, sciocca e anche grottesca che si sarebbe poi vista in numerose commedie degli anni Ottanta e Novanta.

Nel tempo il programma ha vinto 84 Emmy, i premi più importanti per la tv negli Stati Uniti. Ma soprattutto ha lanciato la carriera di molti degli oltre 160 attori e attrici che hanno fatto parte del suo cast, alcuni per molte stagioni e altri per poche puntate soltanto, da Bill Murray a Eddie Murphy, da Tina Fey a Ben Stiller a Maya Rudolph.

Dan Aykroyd (1975-1979)
Molto spesso gli interpreti di SNL sono anche tra gli autori degli sketch: fu così per Dan Aykroyd, il più giovane tra le persone del cast della prima stagione, che fu notato proprio da Michaels, con cui aveva lavorato nella serie The Hart and Lorne Terrific Hour. A SNL Aykroyd tra le altre cose imitava i presidenti statunitensi Jimmy Carter e Richard Nixon e presentava “Weekend Update”, uno dei segmenti ricorrenti del programma in cui si passano in rassegna le principali notizie della settimana in chiave comica. La sua carriera come attore comico però si ricorda soprattutto per film come The Blues Brothers, Ghostbusters e Una poltrona per due, che in Italia viene trasmesso ogni anno la sera della vigilia di Natale.

John Belushi (1975-1979)
Belushi recitò assieme ad Aykroyd sia nei Blues Brothers che nel film I vicini di casa e fu uno degli attori comici più popolari e citati di sempre. A SNL imitò tra gli altri il segretario di Stato statunitense Henry Kissinger e il protagonista del Padrino. Comparve anche nel primissimo sketch del programma, in cui interpretava uno studente di inglese che ripeteva con un forte accento straniero le frasi senza senso lette da un libro dal suo maestro; alla fine entrava in scena Chevy Chase che presentava lo show con la celebre frase “Live from New York, it’s Saturday Night!”, quella che ancora oggi apre ogni puntata, alla fine del “cold open”, cioè il suo primo sketch.

Chevy Chase (1975-1976)
Restò a SNL per due stagioni in cui fece sia l’autore che l’attore, e ci tornò diverse volte sia come conduttore che come ospite speciale. Anche se tra i due c’era una certa rivalità, recitò spesso con Belushi. Dopo aver lasciato il programma, diventò uno degli attori comici statunitensi più famosi degli anni Ottanta grazie a film come National Lampoon’s Vacation, Palla da golf e Fletch – Un colpo da prima pagina. Più di recente ha interpretato Pierce Hawthorne nella sitcom di NBC Community.

Bill Murray (1977-1980)
Nei tre anni che passò a SNL come autore e comico, spesso insieme a Belushi e Aykroyd, Bill Murray interpretò tra gli altri il ruolo di un addetto di un fast food di Olympia e quello del cantante di pianobar Nick. Ancora oggi è uno degli attori più amati del cinema statunitense grazie ai moltissimi film ormai di culto in cui ha recitato: GhostbustersRicomincio da capo e Lost in Translation, oltre a numerosi film di Wes Anderson: I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou e Grand Budapest Hotel, per citarne alcuni.

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Eddie Murphy (1980-1984)
Cominciò a fare stand up comedy a New York, la sua città, ma ebbe successo grazie agli sketch di SNL, in cui si prendeva gioco delle storture della società americana, ribaltando per esempio gli stereotipi razzisti. Anche lui fu protagonista di alcune delle commedie più famose degli anni Ottanta, tra cui Una poltrona per due, Beverly Hills Cop e Il principe cerca moglie.

Julia Louis-Dreyfus (1982-1985)
Cominciò con spettacoli comici di improvvisazione a Chicago e a 21 anni diventò la donna più giovane a essere scritturata per il programma. Louis-Dreyfus raccontò che lavorare a SNL non era stata un’esperienza facile: fu però lì che nel 1985 conobbe Larry David, che fu uno dei suoi autori per un solo anno, e in seguito creò assieme a Jerry Seinfeld la serie tv per cui viene ricordata ancora oggi, Seinfeld, una delle sitcom più popolari di sempre.

Più di recente Louis-Dreyfus è stata Selina Meyer in Veep, una serie che negli ultimi mesi è stata molto citata perché parla di una vicepresidente degli Stati Uniti che per una serie di circostanze piuttosto fortuite si ritrova a sostituire il presidente e a candidarsi alle successive presidenziali: una trama che ricorda la vicenda di Joe Biden e Kamala Harris. A oggi comunque è una delle attrici comiche di maggior successo nella storia della tv statunitense nonché quella che ha ottenuto più Emmy, otto come interprete e tre come produttrice.

Billy Crystal (1984-1985)
Ottenne una certa notorietà grazie al ruolo nella sitcom Bolle di sapone dal 1977 al 1981, ma prima ancora aveva fatto parte di un trio comico e si esibiva anche da solo in spettacoli di improvvisazione. Fece parte del cast della decima stagione di SNL, dove per esempio imitò i cantanti statunitensi Sammy Davis Jr. e Prince. Negli anni successivi recitò tra gli altri in La storia fantastica, Harry, ti presento Sally… Terapia e pallottole; vinse sei Emmy e presentò la cerimonia degli Oscar nove volte.

Robert Downey Jr. (1985-1986)
Figlio del regista Robert Downey Sr., cominciò a recitare in ruoli minori nei suoi film e poi in alcune produzioni teatrali a New York. Nel 2015 Rolling Stone lo mise all’ultimo posto della sua classifica di gradimento degli interpreti di SNL, e in effetti nel 1986 sia lui che la maggior parte del cast fu licenziata perché quella stagione era stata un flop. Poi però diventò famoso, sia grazie a ruoli comici che drammatici, come quelli in Al di là di tutti i limiti (tratto dal romanzo Meno di zero di Bret Easton Ellis), Kiss Kiss Bang Bang e Good Night, and Good Luck. I film di Iron Man e degli Avengers gli hanno dato un successo enorme, mentre grazie a Oppenheimer di Christopher Nolan a inizio 2024 ha vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista.

Ben Stiller (1989)
Fece parte del cast di SNL solo per pochi episodi, e lasciò il programma per lavorare su The Ben Stiller Show, serie comica che andò in onda dal 1992 al 1995. Grazie ai suoi ruoli in Tutti pazzi per Mary, Ti presento i miei, Zoolander, Palle al balzo e Una notte al museo, tra gli altri, è diventato uno degli attori comici più noti a livello internazionale. È produttore esecutivo di Severance, una delle serie più apprezzate degli ultimi anni, per cui ha diretto alcuni episodi.

Chris Rock (1990-1993)
Era piuttosto famoso già negli anni Ottanta grazie agli spettacoli di stand up comedy in cui prendeva in giro la cultura e la società statunitense, ma fu SNL a dargli una certa notorietà: mentre faceva parte del cast, cominciò a recitare in varie commedie e a lavorare come doppiatore. Ha presentato la cerimonia degli Oscar nel 2005 e nel 2016, ma a essere più famosa è la sua partecipazione alla conduzione nel 2022, quando Will Smith gli tirò uno schiaffo per la battuta che aveva fatto su Jada Pinkett Smith, sua moglie, che ha una malattia che comporta la perdita dei capelli.

Adam Sandler (1991-1995)
Sandler è probabilmente l’attore comico più noto della sua generazione assieme a Ben Stiller. Cominciò a lavorare a SNL come autore nel 1990 e dall’anno successivo fece parte del cast, interpretando anche sketch musicali, come quelli in cui suonava le canzoni del Giorno del Ringraziamento e di Hanukkah, una delle festività ebraiche più importanti. Anche lui ha interpretato sia ruoli comici che drammatici: tra i molti ha recitato in Un tipo imprevedibile, Terapia d’urto, 50 volte il primo bacioDiamanti grezzi e Hustle. Nel 2019 la sua commedia con Jennifer Aniston Murder Mystery fece il record di visualizzazioni per un film al suo primo weekend su Netflix.

Sarah Silverman (1993-1994)
È una delle comiche più famose degli Stati Uniti soprattutto grazie alla serie di Comedy Central The Sarah Silverman Program. Fece parte del cast di SNL per una sola stagione e in seguito ebbe ruoli minori in film come School of Rock e Funny People, mentre durante la pandemia da coronavirus ha condotto il Sarah Silverman Podcast. È molto attiva anche su temi politici: nel 2015 diede il suo sostegno al socialista e candidato alle primarie del Partito Democratico Bernie Sanders e poi alla candidata Democratica Hillary Clinton; negli ultimi mesi ha preso le parti di Israele, motivo per cui ha ricevuto varie critiche.

Will Ferrell (1995-2002)
È uno degli attori comici più attivi negli ultimi decenni, e uno dei membri del cast di SNL che il pubblico ricorda con maggiore affetto. Ferrell ha interpretato lo stilista malvagio in Zoolander, il buffo elfo di Elf e il conduttore televisivo Ron Burgundy di Anchorman, ma è stato anche doppiatore, produttore e ospite in alcune serie tv di culto, tra tutte The Office, mentre uno dei suoi ruoli più recenti è stato quello dell’amministratore delegato di Mattel nel film Barbie di Greta Gerwig, uno dei fenomeni culturali del 2023. Una delle sue imitazioni più memorabili in SNL fu quella del presidente statunitense George W. Bush.

Jimmy Fallon (1998-2004)
Di tanto in tanto capita che le attrici e gli attori di SNL riescano a stento a trattenere le risate oppure che scoppino proprio a ridere durante le dirette, e Fallon è uno dei più noti in questo senso. Anche lui come Sandler faceva spesso sketch musicali (suonando per esempio una canzone ispirata a “All The Small Things” dei Blink-182). Lasciò la serie per recitare in alcuni film, tra cui New York Taxi, L’amore in gioco e Whip It, sul roller derby; dal 2009 al 2014 ha condotto il programma Late Night with Jimmy Fallon e da allora conduce il Tonight Show, sempre su NBC. Negli anni è tornato a SNL diverse volte.

Maya Rudolph (2000-2007)
Alcune delle imitazioni di maggior successo di SNL degli ultimi decenni sono quelle di Rudolph, che ha impersonato tra le altre la conduttrice Oprah Winfrey e la stilista Donatella Versace, e da ospite la cantante Beyoncé e la vicepresidente statunitense Kamala Harris, candidata presidente dei Democratici alle elezioni del prossimo 5 novembre. Dopo aver lasciato la serie Rudolph ha recitato in varie commedie e serie tv, come Up All Night e The Good Place, e tra le altre cose ha doppiato le versioni inglesi del film di animazione della Pixar Luca (2021) e della serie animata Big Mouth.

Tina Fey (2000-2006)
Cominciò a lavorare a SNL come autrice nel 1997 e due anni dopo diventò la prima donna a ricoprire il ruolo di head writer, cioè di autrice principale dello show, dove cominciò a comparire negli sketch dal 2000. Scrisse la sceneggiatura della famosa commedia adolescenziale Mean Girls e dopo aver lasciato il programma ideò e interpretò Liz Lemon, la protagonista di 30 Rock, una sitcom di NBC dichiaratamente ispirata alla sua esperienza come head writer di SNL.

Oggi Fey è una delle autrici, produttrici e interpreti comiche più stimate degli Stati Uniti. Ha ideato e prodotto serie come Unbreakable Kimmy Schmidt e Girls5Eva, ha recitato in alcuni film e nell’apprezzata serie comedy Only Murders in the Building e ha presentato quattro volte la cerimonia dei Golden Globe assieme a Amy Poehler, ottenendone a sua volta tre, oltre a nove Emmy. Anche lei è tornata di frequente a SNL come ospite, per esempio per imitare la candidata alla vicepresidenza Repubblicana Sarah Palin alle elezioni presidenziali del 2008: la somiglianza tra le due è notevole.

Amy Poehler (2001-2008)
È una delle altre attrici comiche più prolifiche degli ultimi decenni, e ha fatto spesso coppia con Tina Fey sia a SNL sia fuori. Analogamente a Fey, dopo aver lasciato il programma Poehler ideò e interpretò la protagonista di Parks and Recreation, un finto documentario (mockumentary) che parla dello sgangherato dipartimento incaricato di occuparsi dei parchi pubblici della città fittizia di Pawnee, in Indiana. Tra le altre cose a SNL condusse Weekend Update con Fey e imitò la candidata Democratica Hillary Clinton. Ha inoltre recitato in Wet Hot American Summer, Baby Mama e Le sorelle perfette, ha doppiato il film della Pixar Inside Out e diretto alcuni film, tra cui Wine Country, Moxie e il documentario Lucy and Desi.

Andy Samberg (2005-2012)
A SNL ha imitato gli attori Nicolas Cage e Mark Wahlberg, ha presentato le canzoni parodiche (e volgari) del trio comico dei The Lonely Island ed è stato quello che più di tutti ha contribuito a far diventare virali i corti digitali prodotti da SNL trasmessi via Internet. Da quando ha lasciato il programma a causa di ritmi di lavoro che per lui erano diventati insostenibili, il suo ruolo più significativo è stato quello del detective Jake Peralta nella sitcom Brooklyn Nine-Nine, per cui nel 2014 ha vinto un Emmy come miglior attore. Nel 2020 ha recitato nel film Palm Springs con Cristin Milioti, che interpretava la misteriosa madre dei figli di Ted nella sitcom How I Met Your Mother.

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Bill Hader (2005-2013)
Hader è un altro degli attori comici più memorabili della storia recente di SNL, grazie ai suoi ruoli negli sketch sui “Californians”, a quelli dell’anziano giornalista televisivo Herb Welch e alle sue numerose imitazioni, tra cui quella di Charlie Sheen e del creatore di Wikileaks Julian Assange. Dal 2018 al 2023 Hader è stato protagonista della commedia nera Barry, in cui interpreta un sicario piuttosto disilluso. È uno dei creatori del mockumentary Documentary Now! assieme a Fred Armisen e Seth Meyers, due ex compagni di SNL.

Kristen Wiig (2005-2012)
Il fatto di essere estremamente espressiva sia con la gestualità che con la voce le ha fatto ricoprire negli sketch SNL il ruolo della persona goffa, ansiosa o squinternata in moltissime occasioni. Ha recitato spesso assieme a Bill Hader, con cui ha interpretato il film Uniti per sempre. Nel 2016 è stata anche parte del cast di Ghostbusters, il reboot del famosissimo film del 1984 che ha per protagoniste una scrittrice, una professoressa, un’esperta di energia nucleare e un’operaia della metropolitana di New York che cercano di fermare un’invasione di fantasmi a Manhattan. Quest’anno ha prodotto e recitato nella serie Palm Royale, che è stata accolta piuttosto tiepidamente.

Jason Sudeikis (2005-2013)
Nel 2003 fu assunto come autore di SNL, anche se prima non aveva mai scritto sketch per altre persone, e in un paio d’anni diventò membro del cast. Tra i molti personaggi del programma interpretò a sua volta George W. Bush, Joe Biden e Mitt Romney, poi recitò in una decina di episodi di 30 Rock e in vari film. Ma molti conoscono Sudeikis più che altro per il suo ruolo in Ted Lasso, la premiatissima serie pensata e interpretata proprio da lui, su un allenatore di football americano che finisce ad allenare una squadra di calcio inglese, senza sapere granché dell’Inghilterra e nemmeno del calcio.

Dal Saturday Night Live sono passati molti altri attori e attrici che restano famosi soprattutto negli Stati Uniti, come Gilda Radner, che fece parte del cast originale, Tracy Morgan, un altro dei personaggi principali di 30 Rock, o Rob Schneider e David Spade, che recitarono insieme nella commedia Gli scaldapanchina. Altri sono noti più che altro per certi sketch, come quelli che ispirarono Fusi di testa, o perché compaiono un po’ dappertutto, come Fred Armisen. Altri ancora si stanno facendo conoscere da un pubblico più ampio grazie a nuove serie di successo: è il caso di Martin Short, uno dei protagonisti di Only Murders in the Building, e di Molly Shannon, che a SNL imitava tra le altre Monica Lewinsky e la cantante Courtney Love e di recente si è vista nella prima stagione di White Lotus e nella quarta di Only Murders in the Building.

Un’attrice e un attore che hanno recitato fino a poco tempo fa nel programma e che adesso stanno avendo una carriera discreta sono Kate McKinnon e Pete Davidson. La prima ha recitato in Ghostbusters ed è stata la Barbie stramba nel film di Gerwig; Davidson invece ha scritto, prodotto e interpretato Il re di Staten Island, ha recitato nel film Il giorno perfetto con Kaley Cuoco e poi nella serie Bupkis.

SNL ha rivoluzionato il modo di fare comicità in televisione, e si può dire che sia un’istituzione ancora oggi. Ha 14,5 milioni di iscritti sul suo canale YouTube, dove si possono vedere tutti i suoi sketch, e ha reso popolare tutto un sistema di citazioni, consuetudini e inside joke, dalle riproposizioni delle gag passate al cosiddetto Five-Timers Club, cioè la quindicina di attrici e attori che hanno presentato il programma almeno cinque volte, tra cui Steve Martin, Alec Baldwin, Emma Stone e la stessa Wiig.

Ma è stato anche al centro di accuse di plagio, sketch controversi e performance che hanno fatto molto discutere, come quella in cui nel 1992 la celebre cantante irlandese Sinéad O’Connor strappò una foto di papa Giovanni Paolo II in segno di protesta contro la pedofilia nella Chiesa cattolica.

Tra qualche alto e basso ha sempre avuto buoni ascolti, che però da qualche anno hanno cominciato progressivamente a calare. In parte dipende dall’offerta sempre più ampia delle piattaforme di streaming e in parte dal fatto che i gusti del pubblico sono diventati più sofisticati, mentre la sua comicità a volte non è troppo brillante, se non scadente; inoltre c’è chi critica il programma sostenendo che sia diventato troppo politico e troppo orientato verso posizioni progressiste.

A ogni modo secondo un’analisi della società di analisi dati Nielsen nelle sue ultime cinque stagioni SNL è stato il programma televisivo di intrattenimento più visto dalle persone tra i 18 e i 49 anni: sembra che sia riuscito a restare rilevante anche grazie a ospiti molto popolari tra gli spettatori più giovani, come Bad Bunny, Timothée Chalamet, Jacob Elordi, Sydney Sweeney e Dua Lipa. Nel cast della stagione appena cominciata c’è sempre Kenan Thompson, che ne fa parte dal 2003 ed è il suo interprete più longevo; ci sono anche Michael Che e Colin Jost a condurre Weekend Update, oltre a
Mikey Day, Heidi Gardner, Bowen Yang e Chloe Fineman, tra gli altri. Le nuove aggiunte di questa stagione sono invece Ashley Padilla, Emil Wakim e Jane Wickline.

Il creatore del programma Lorne Michaels assieme a Bill Murray, invitato come presentatore in una puntata di Saturday Night Live nel marzo del 1987 (AP Photo/ G. Paul Burnett)

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