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  • Martedì 24 settembre 2024

Il canale YouTube che ha fatto crescere l’estrema destra in Austria

Trasmette i programmi della FPÖ TV e ha permesso al Partito della Libertà di fare meno affidamento sui media tradizionali

Un fermoimmagine di Aktuell, un programma della FPÖTV (YouTube)
Un fermoimmagine di Aktuell, un programma della FPÖTV (YouTube)
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Domenica 29 settembre in Austria si voterà per eleggere il Consiglio Nazionale, la camera bassa del parlamento austriaco. Al momento il Partito della Libertà (FPÖ), di estrema destra, sta andando molto bene ed è favorito: secondo i sondaggi è il primo partito con il 27 per cento delle preferenze (qualche punto in più rispetto al principale partito di centrodestra, il Partito Popolare). È un dato significativo, soprattutto dopo la crisi di popolarità che l’FPÖ aveva iniziato ad avere dal 2019 a causa di grossi scandali che avevano coinvolto il suo presidente (e vice-cancelliere) dell’epoca, Heinz-Christian Strache, accusato di avere usato i fondi del partito per spese personali e di avere discusso la possibilità di fare favori alla Russia in cambio di finanziamenti per la propria campagna elettorale.

Tra le ragioni dell’aumento recente di consensi c’è anche il fatto che l’FPÖ ha iniziato a investire in maniera massiccia sulla creazione di mezzi di comunicazione propri e quindi più “controllabili” dal partito. Oggi l’FPÖ pubblica un proprio settimanale online, la Neue Freie Zeitung (Nuovo Quotidiano Libero), produce due podcast che si occupano di attualità e approfondimenti politici, ha anche una presenza social molto estesa e ha una sua tv, la FPÖ TV, che trasmette principalmente dall’omonimo canale YouTube.

Il leader dell'FPÖ Herbert Kickl durante un discorso trasmesso da FPÖ TV

Il leader dell’FPÖ Herbert Kickl in un discorso trasmesso da FPÖ TV (dal profilo Facebook di Herbert Kickl)

Dalla sua creazione, FPÖ TV ha pubblicato quasi 7mila video sul proprio canale. In un primo momento si trattava per lo più di video brevi, che riprendevano gli interventi dei propri politici o spot elettorali. Con il tempo però la produzione è diventata sempre più articolata: tra le altre cose il canale ha cominciato a trasmettere il telegiornale Magazin e il programma di approfondimento politico Aktuell.

Oggi il canale ha 214mila iscritti, un numero importante in un paese tutto sommato piccolo come l’Austria, anche perché poi gli stessi video vengono caricati anche su altre piattaforme, per esempio su Facebook: il numero delle persone raggiunte è quindi molto più alto. Secondo alcune stime, i video di FPÖ TV ottengono una quantità di ascolti paragonabile a quelle dei programmi di informazione trasmessi da televisioni commerciali austriache come Servus TV, Puls o ATV, pensate per un pubblico generalista.

Nella pratica, spiega il giornalista austriaco Jonas Vogt, FPÖ TV ha la capacità di operare «come una vera e propria redazione giornalistica», anche se ovviamente le persone che ci lavorano non sono giornalisti ma persone affiliate al partito. Secondo Vogt, oggi «l’FPÖ non ha più molto bisogno dei media classici, tradizionali, perché raggiunge il proprio pubblico direttamente, con i propri media, ed è un pubblico molto, molto grande».

Durante la campagna elettorale il leader del partito, Herbert Kickl, ha preso parte a diversi dibattiti ed eventi elettorali organizzati da reti televisive austriache. Ma in alcuni casi, ha spiegato Voigt, può permettersi di rifiutare di collaborare con i media considerati troppo critici senza grosse conseguenze. Domenica sera diverse reti austriache hanno trasmesso un importante dibattito elettorale tra i candidati più importanti di tutti i principali partiti austriaci. L’FPÖ non ha mandato nessuno, lamentandosi che gli organizzatori della trasmissione non fossero sufficientemente imparziali.

Secondo la giornalista austriaca Ingrid Brodnig, il Partito della Libertà sta usando FPÖ TV e i social media per «espandere la propria realtà mediatica parallela», nella quale poter trasmettere i propri messaggi senza la mediazione – ed eventualmente le critiche – dei media tradizionali: «È una retorica che crea sfiducia nelle istituzioni democratiche e nei media tradizionali, ed è anche uno stratagemma che permette di evitare di dover rispondere alle critiche».

Tra i video più popolari pubblicati da FPÖ TV, molti riguardano temi tipici di altri partiti dell’estrema destra europea: l’ostilità nei confronti delle persone migranti e della comunità LGBT; l’inflazione; le critiche all’ambientalismo e al sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia. La tv trasmette anche eventi che il partito è interessato a coprire. Per esempio lo scorso luglio il leader dell’FPÖ Herbert Kickl si era incontrato a Vienna con il primo ministro ungherese Viktor Orbán e con il politico populista ceco Andrej Babiš per discutere della creazione di un nuovo gruppo di estrema destra al Parlamento Europeo, Patrioti per l’Europa: la FPÖ TV aveva trasmesso l’evento e intervistato i partecipanti.

Lisa Gubik intervista Viktor Orban

La presentatrice e politica dell’FPÖ Lisa Gubik intervista il primo ministro ungherese Viktor Orbán, nel luglio scorso (foto tratta dal profilo Facebook di Lisa Gubik)

Un grosso tema ricorrente affrontato dall’FPÖ nel proprio canale è lo scetticismo nei confronti dei vaccini e le critiche al governo (attualmente formato da una coalizione tra il Partito Popolare, di centrodestra, e i Verdi) per le restrizioni imposte durante la pandemia di Covid-19. Uno dei programmi più popolari del canale è quello condotto da Marie-Christine Giuliani, un’ex dipendente della televisione pubblica austriaca ORF che si è avvicinata a FPÖ TV proprio durante la pandemia, e che nella sua trasmissione intervista regolarmente medici austriaci critici nei confronti dei vaccini.

A causa della diffusione di informazioni false sui vaccini, nel maggio 2023 il canale di FPÖ fu anche parzialmente bloccato da YouTube. Herbert Kickl all’epoca reagì lamentandosi di quelle che lui definì «misure di censura», e aggiunse che probabilmente l’FPÖ era diventato «troppo fastidioso per le élite».

Giuliani e un’altra popolare presentatrice del canale, Lisa Gubik, si sono candidate con l’FPÖ alle elezioni di domenica: hanno ottenuto buone posizioni nelle liste elettorali, e molto probabilmente entrambe riusciranno a essere elette al Consiglio Nazionale austriaco.

Se Giuliani è nota soprattutto per le sue posizioni critiche nei confronti dei vaccini, Gubik in campagna elettorale ha insistito sul tema della sicurezza delle donne, che lei dice sarebbe minacciata dagli stranieri, in particolare da uomini di religione musulmana (in uno spot elettorale indossa una lunga veste impermeabile per andare in piscina, per proteggersi dalle potenziali molestie: anche se non viene mai menzionato esplicitamente, è chiaro che si riferisce alle potenziali molestie da parte di uomini stranieri).

Gubik ha iniziato a collaborare con l’FPÖ e con l’FPÖ TV da giovanissima, ed è diventata una personalità importante dentro al partito proprio grazie alle sue trasmissioni. Ad agosto il giornale Die Presse, in un profilo a lei dedicato, le ha chiesto se avesse mai rivolto «una domanda critica» a Herbert Kickl: «Umiliare i nostri politici non è il nostro lavoro», ha risposto Gubik.