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  • Domenica 22 settembre 2024

La grossa esplosione in una miniera dell’Iran

Sono morte cinquantuno persone, è uno degli incidenti più gravi degli ultimi anni nel paese

Le ambulanze sul posto dopo l'esplosione, domenica 22 settembre (Iranian Red Crescent Society, via AP)
Le ambulanze sul posto dopo l'esplosione, domenica 22 settembre (Iranian Red Crescent Society, via AP)
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Sabato sera c’è stata un’esplosione in una miniera di carbone a Tabas, nella parte nordorientale dell’Iran, circa 550 chilometri a est della capitale Teheran: sono morte almeno cinquantuno persone, almeno venti son rimaste ferite e ci sono diversi dispersi. L’agenzia di stampa iraniana IRNA ha detto che l’esplosione è avvenuta verso le nove di sera, mentre sul posto lavoravano circa settanta persone. Secondo i media iraniani l’esplosione sarebbe stata causata da una fuga di metano in due punti della miniera, gestita dalla società iraniana Madanjoo.

Il governatore della provincia del Khorasan meridionale, Ali Akbar Rahimi, ha detto che il 76 per cento del carbone dell’Iran proviene da questa zona, dove lavorano diverse grandi società iraniane.

Quello di sabato sera è uno degli incidenti più gravi degli ultimi anni in Iran, dove in passato eventi simili erano stati attribuiti alle scarse misure di sicurezza e a sistemi di emergenza inadeguati. Nel 2017 un’esplosione uccise almeno 43 persone; tra il 2009 e il 2013 altre ne uccisero in totale oltre trenta. Al momento sono in corso le operazioni per cercare di individuare i minatori dispersi. Intanto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha ordinato l’apertura di un’indagine.

Attenzione: le immagini potrebbero risultare impressionanti