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  • Giovedì 19 settembre 2024

Cosa ha detto il capo di Hezbollah sugli attacchi esplosivi di Israele

Hassan Nasrallah non ha specificato quale sarà la risposta, ma ha detto che ci sarà, e ha aggiunto che il suo gruppo non smetterà di appoggiare Hamas

Il discorso di Hassan Nasrallah trasmesso da una televisione in un bar di Beirut (AP Photo/Hassan Ammar)
Il discorso di Hassan Nasrallah trasmesso da una televisione in un bar di Beirut (AP Photo/Hassan Ammar)

Giovedì il leader del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha tenuto un discorso piuttosto atteso riguardante gli attacchi esplosivi compiuti da Israele in Libano nei giorni scorsi, in cui sono state uccise 37 persone e ferite migliaia. Gli attacchi, compiuti facendo esplodere a distanza prima dei cercapersone e poi dei walkie-talkie, erano diretti contro membri di Hezbollah, che oltre a essere un potente gruppo paramilitare è anche un partito politico e un’organizzazione che ha molta influenza soprattutto nel sud del Libano. Nasrallah ha definito gli attacchi una «dichiarazione di guerra» e ha accusato Israele di avere rotto «tutte le consuetudini e le leggi e le linee rosse» nell’organizzare l’esplosione dei dispositivi elettronici in aree abitate da civili, inclusi gli ospedali.

Riferendosi alle ipotesi fatte secondo cui gli attacchi di Israele sarebbero stati compiuti per spingere Hezbollah ad abbandonare il suo sostegno ad Hamas, Nasrallah ha ribadito che il gruppo non fermerà gli attacchi contro Israele fino a che Israele non fermerà l’invasione nella Striscia di Gaza: Hezbollah è infatti appoggiato e finanziato dall’Iran, così come Hamas, e come Hamas è nemico storico di Israele. Ha anche detto che l’esplosione di dispositivi elettronici non ha causato morti o feriti tra i leader dell’organizzazione, che starebbero usando dei cercapersone di modelli vecchi, non coinvolti nell’attacco (non è un’informazione che è possibile verificare, per ora).

Nasrallah si è riferito anche alla possibilità che il governo israeliano di Benjamin Netanyahu possa far tornare nelle loro case gli abitanti del nord di Israele, che a causa dello scambio di razzi e missili tra Israele e Hezbollah degli ultimi mesi erano stati costretti ad andarsene. Ha detto che non succederà. Ha aggiunto di non voler specificare come Hezbollah risponderà agli attacchi di Israele: «Non parlo di temi, modi o posti» della risposta. «La ritorsione arriverà», ha detto.

Il discorso di Nasrallah è stato preceduto da una serie di bombardamenti israeliani nel sud del Libano: al momento non si conosce l’intensità degli attacchi, né il numero di eventuali persone uccise o ferite. Mentre parlava il leader di Hezbollah, invece, si sono sentiti forti boati in sottofondo: alcuni aerei militari israeliani che stavano sorvolando a bassa quota la capitale Beirut, dove si trova Nasrallah, hanno rotto la barriera del suono. Anche Hezbollah ha attaccato Israele: durante il discorso di Nasrallah Hezbollah ha detto di aver lanciato 4 attacchi contro il nord del paese. Secondo le prime dichiarazioni dell’esercito israeliano due soldati sono stati uccisi e diversi sono stati feriti da un drone e due missili anticarro lanciati da Hezbollah oltre il confine.