Nelle coppie succede che una persona abbia più voglia dell’altra
Di questo e di altri aspetti della vita sessuale per cui ci si può sentire in difficoltà parla la sessuologa Roberta Rossi nel suo nuovo libro
«La sessualità è una delle parti più ricche e sfaccettate della vita di una persona e, come succede per qualsiasi altro aspetto della nostra esperienza, a volte qualcosa va storto». Inizia così il nuovo libro della sessuologa Roberta Rossi, Cosa può andare storto appunto, pubblicato da Fabbri e uscito oggi in libreria. Scritto insieme a Giulia Balducci, giornalista del Post, è un agile manuale che dà prime indicazioni utili in caso di problemi piuttosto comuni, come i disturbi del desiderio sessuale o l’anorgasmia, oppure rari, ma per cui è complicato trovare informazioni affidabili, come il disturbo dell’eccitazione persistente femminile, spiegando se sia il caso di preoccuparsi. A differenza di vari altri libri sulla sessualità usciti negli ultimi anni non è rivolto in particolare alle persone più giovani. Ne pubblichiamo un capitolo, quello dedicato alla discrepanza di desiderio sessuale all’interno di una coppia.
***
«La mia partner si sveglia spesso eccitata la mattina e mi cerca ma a me non va.»
«Se fosse per me faremmo sesso una volta al giorno, ma il mio partner ha voglia di farlo solo una volta al mese.»
A due persone che formano una coppia, o che comunque sono in una relazione che preveda rapporti sessuali ripetuti nel tempo, può capitare a un certo punto di non provare desiderio allo stesso modo, sia dal punto di vista della quantità e dell’intensità del desiderio stesso, sia dal punto di vista della frequenza con cui lo si prova, sia nella differenza di preferenze sessuali.
È una situazione che definiamo «discrepanza di desiderio sessuale». È abbastanza frequente e può capitare a coppie di qualsiasi orientamento sessuale e di qualsiasi età.
Succede quando i due partner non sono sincronizzati rispetto alla voglia di avere un rapporto sessuale: per esempio quando uno dei due prende l’iniziativa e l’altro lo ferma dicendo «Non sono dell’umore giusto», oppure «Adesso no, forse più tardi», e questo tipo di interazione si ripete più volte. Succede quando uno dei due partner prende l’iniziativa molto più spesso, mentre l’altro lo fa molto più raramente.
In questa condizione può succedere che una delle due persone si possa sentire frustrata per i rifiuti, e l’altra ansiosa o in colpa per il fatto di non ricambiare il desiderio della prima: può succedere che entrambi si sentano bloccati.
La prima cosa da sapere è che avere diversi livelli di desiderio o preferenze diverse è del tutto fisiologico in una coppia. Insomma, può accadere: non significa che se la coppia sta vivendo un momento di discrepanza di desiderio non godrà mai più dell’intimità o che non avrà più una vita sessuale attiva.
La seconda cosa importante da tenere a mente è che la compatibilità sessuale non è una condizione stabile e fissa nel tempo: le persone cambiano continuamente e con loro cambiano anche i livelli di libido e il modo e l’intensità in cui si prova il desiderio. Non è realistico, quindi, aspettarsi che entrambi i partner desiderino sempre avere rapporti sessuali nello stesso momento o sempre nello stesso modo. Bisogna anche ricordare che gli eventi della vita, i cambiamenti ormonali e quelli nel comportamento possono influire sulla compatibilità sessuale di una coppia, e che ci sono molte ragioni per cui una persona può rifiutare il sesso o non esserne interessata.
Indipendentemente dal motivo, poi, è importante ricordare che il desiderio sessuale non rappresenta l’amore: solo perché un partner non ha voglia di fare sesso quanto l’altro e nello stesso modo dell’altro non significa che lo ami di meno. È un’equivalenza che invece le coppie fanno spesso e che genera incomprensioni e distanze emotive.
E quindi, come si fa a capire quando la differenza nel desiderio è diventata un problema? La risposta è nello stato di disagio e di sofferenza che questa situazione crea nella relazione: ognuno conosce la propria. Per avere qualche riferimento: la ricerca riporta che fino all’80% delle coppie sperimenta regolarmente situazioni in cui un partner ha desiderio sessuale e l’altro no.
Sei tu a definire la normalità nella tua coppia.
Il tema della discrepanza del desiderio permette di affrontare una questione molto dibattuta: esiste una quantità, una frequenza «normale» di rapporti sessuali per un individuo o una coppia?
Dal punto di vista scientifico non esistono linee guida che indichino il numero perfetto di rapporti all’anno, al mese, alla settimana, come averli e con quale regolarità. Chiedersi quanto gli altri siano interessati al sesso e con che frequenza lo fanno è naturale, ma quello che fanno gli altri non dovrebbe diventare un termine di paragone per le nostre abitudini né tantomeno determinare una modalità unica. Quando si parla di sessualità, infatti, ci sono persone molto riservate ma c’è anche chi racconta le proprie esperienze esagerandone i dettagli, per non sentirsi inferiore agli altri.
Chi nota nella propria coppia una discrepanza di desiderio ed è insoddisfatto della quantità di rapporti, dovrebbe prima di tutto riflettere sulle proprie aspettative e chiedersi: la frequenza con cui ho rapporti sessuali nella mia coppia non corrisponde a quello che voglio, oppure non corrisponde a quello che dicono di fare gli altri e che penso quindi di dover fare anche io? Le diverse modalità che mi chiede il partner sono fonte di scoperta o di disagio?
Insomma: non esiste una quantità di sesso «normale» perché ogni coppia è diversa e ha desideri e interessi diversi. Ogni coppia ha il suo ritmo, che può variare nel tempo e nelle diverse situazioni. Ci sono coppie che hanno rapporti una volta ogni sei mesi: se entrambe le persone sono soddisfatte, non c’è alcun problema. Più che la quantità, infatti, conta la qualità, cioè la soddisfazione sessuale di entrambi.
Poste queste premesse, e sebbene non esista una «normalità» che vale per tutti, quando la sessualità è completamente esclusa dalla relazione, se la coppia non è composta da persone asessuali, questa assenza potrebbe essere il segnale di problemi emotivi tra i partner. In questi casi può essere utile richiedere un consulto per identificarli e risolverli, e aumentare così l’intimità sessuale ed emotiva.
Come ultimo punto, è importante ricordare che per ogni persona la sessualità assume un significato diverso e che questo significato può variare nel tempo. Chi vuole avere un rapporto sessuale, per esempio, può volerlo per provare piacere, per gratificazione personale, per ricevere conferme sul proprio aspetto o sulla propria identità, per esprimere o ricevere affetto e vicinanza, per dimostrare il proprio potere sull’altra persona, per scaricare lo stress e la frustrazione, per avere un figlio, per giocare. E ne abbiamo citati solo alcuni.
Per una coppia che sta attraversando un periodo di discrepanza del desiderio può essere molto utile provare a comunicare su questo piano: interrogandosi su quale sia il significato della sessualità per ciascun partner e spiegarselo l’un l’altro.
Pensiamo per esempio a una coppia composta da un partner che attraverso il sesso cerca affetto, contatto e vicinanza e un partner che invece pensa al sesso come ricerca di piacere. Se il secondo respinge il primo (magari, semplicemente, non ha voglia in quello specifico momento), il primo si sentirà frustrato nel suo bisogno di intimità e rifiutato anche dal punto di vista emotivo. Il secondo potrebbe sentirsi in colpa per non aver risposto alla richiesta di sessualità e i due potrebbero non capirsi. In queste situazioni capita che si crei un groviglio difficile da sbrogliare da soli e spesso serve un aiuto specialistico per restituire i significati reali ai gesti mancati.
Perché succede
Anche se il partner che prova più desiderio può provare frustrazione, è utile ricordarsi che chi ha la libido più bassa potrebbe essere alle prese con qualcosa che causa questa discrepanza, e che questo qualcosa potrebbe non avere a che fare necessariamente con la relazione. Le cause potrebbero essere le stesse del disturbo del desiderio sessuale [a cui nel libro è dedicato un altro capitolo, ndr], ma ci sono anche altri elementi che possono avere un impatto su questo ambito.
• Se una persona non si sente attraente, per esempio, o ha qualche disagio rispetto al proprio corpo o al proprio aspetto fisico, il desiderio sessuale può risentirne: per una persona che si sente in imbarazzo per il proprio aspetto può essere più difficile provare desiderio.
• Qualcosa è andato storto nelle ultime esperienze sessuali, o c’è stata poca soddisfazione, o meno soddisfazione, del solito.
• Alcune persone potrebbero fare fatica a sincronizzare il proprio desiderio con quello del partner perché turbate o impegnate da altri aspetti della loro vita: un lutto, un trasferimento, un nuovo lavoro. Tutte queste cose possono togliere energia al desiderio e all’iniziativa sessuale.
La comunicazione diventa quindi uno strumento indispensabile per poter chiarire e spazzare via i pensieri negativi legati a questa condizione di discrepanza, ma anche per comunicare i propri desideri e interessi sessuali.
Cosa si può fare
Ma quindi che cosa devono fare le coppie che attraversano un momento di discrepanza di desiderio? Se sta succedendo a te, prova a comunicare apertamente e in modo sincero i tuoi desideri, interessi sessuali e bisogni, e aiuta il partner a fare lo stesso. È importante sentirsi a proprio agio nel parlare di questi argomenti: le prime volte potrebbe non essere così, ma con il tempo tutto diventa più facile.
È importante poi che ciascun partner sia comprensivo e mostri rispetto nei confronti dell’altro, e che nessuno esprima giudizi o si metta sulla difensiva: non è necessario avere lo stesso livello di desiderio sessuale o le stesse preferenze per avere una relazione soddisfacente.
Può essere poi molto utile cercare di trovare attività sessuali che siano piacevoli per entrambi: immaginare la sessualità come un menu con diverse portate, da cui scegliere di volta in volta quelle da gustare. Non è necessario avere rapporti penetrativi per essere intimi.
Infine, nei casi in cui la discrepanza sia un problema grave nella coppia, è una buona idea cercare aiuto professionale: un terapeuta sessuale può aiutare i partner a comunicare meglio tra loro e a migliorare la loro soddisfazione sessuale.
© 2024 Fabbri Editori
– Leggi anche: Un estratto del precedente libro di Roberta Rossi, sul piacere femminile