• Mondo
  • Lunedì 12 agosto 2024

In Germania viene fatto saltare in aria un bancomat quasi ogni giorno

E nel 2022 era successo ancora più spesso: è una tipologia di furto molto diffusa perché più sicura e redditizia delle rapine in banca

Uno sportello bancomat della Sparkasse che è stato fatto esplodere a Schoenefeld nel settembre del 2023 (ANSA/EPA/FILIP SINGER)
Uno sportello bancomat della Sparkasse che è stato fatto esplodere a Schoenefeld nel settembre del 2023 (ANSA/EPA/FILIP SINGER)
Caricamento player

Da qualche anno la Germania è diventato il paese in cui ci sono più furti agli sportelli bancomat, che vengono fatti esplodere in modo da poter rubare i contanti presenti al loro interno: sono operazioni più veloci, sicure e redditizie rispetto alle rapine in banca, che invece sono in costante diminuzione. È un fenomeno che dal 2005 è in crescita in tutta Europa, ma in Germania è diventato un problema particolarmente grave: secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, nel 2022 è successo 496 volte, più di una al giorno.

Secondo i dati preliminari degli ultimi due anni il numero dei bancomat fatti esplodere è in lenta diminuzione, grazie a grandi e continui sforzi di coordinamento fra la polizia e le banche, che hanno aggiornato le loro misure di sicurezza. Come ha spiegato Bloomberg, a compiere questi furti sono principalmente persone affiliate a grandi bande criminali organizzate con sede nei Paesi Bassi, dove negli ultimi dieci anni il numero di bancomat è stato molto ridotto per incoraggiare la popolazione ad abbandonare il denaro contante. Queste bande si sono quindi concentrate sui paesi confinanti, specialmente la Germania, dove invece l’opinione pubblica è molto contraria a diminuire l’uso dei contanti.

La Germania è la più grande economia dell’Unione Europea e contrariamente agli altri paesi membri più sviluppati ha uno dei tassi maggiori di utilizzo di monete e banconote. Il contante ha ancora un ruolo centrale nella società tedesca e non dipende solo da una questione di abitudine, ma anche dalla storia stessa del paese: in seguito al grande controllo sulle libertà individuali da parte del regime nazista prima, e della Repubblica Democratica Tedesca (DDR) poi, la privacy e la protezione dei dati personali hanno un valore particolare nella società tedesca. La predilezione per i pagamenti in contanti, che non sono tracciabili, rientra in questa logica.

Per questo motivo anche il governo tedesco è restio a diminuirne l’uso con misure drastiche come quelle utilizzate nei Paesi Bassi. Oggi in Germania ci sono circa 50mila sportelli bancomat e si stima che la maggior parte di chi vive nel paese abiti a meno di un chilometro da quello più vicino. Per fare un confronto, in Italia ce ne sono circa 20mila e sono in continua diminuzione.

A contribuire alla proliferazione di questo tipo di furti c’è il fatto che ciascuno dei 16 stati federati tedeschi ha le proprie forze di polizia, cosa che rende più complesso coordinarsi. C’entra anche un settore bancario molto diversificato, con centinaia di casse di risparmio e di prestito indipendenti, oltre a quelle principali: per diversi anni questo sistema ha reso complicato mettere in atto misure di sicurezza più efficaci.

Secondo Achim Schmitz, capo dell’unità di polizia che si occupa dei furti ai bancomat nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia, al confine con i Paesi Bassi, eliminare questo fenomeno è estremamente difficile, dato che le bande impiegano centinaia di persone, principalmente giovani cittadini olandesi di origine marocchina che vengono addestrati specificamente per rapinare bancomat. «All’inizio nel 2015 pensavamo che ci fosse una rete di responsabili e che, una volta arrestate le persone principali, ci saremmo liberati del problema», ha detto Schmitz a Bloomberg. «Abbiamo dovuto rinunciare a questa ipotesi molto, molto tempo fa».

Nonostante alcune innovazioni nei sistemi di sicurezza dei bancomat, i rapinatori si sono dimostrati capaci di adattarsi e innovarsi a loro volta. Quando le banche hanno iniziato a installare sistemi che riempivano la stanza di fumo in caso di manomissione, le bande hanno iniziato a portarsi dietro soffiatori per le foglie. Dopo il tentativo di rendere più solidi gli sportelli, i rapinatori si sono dotati di esplosivi più potenti.

Nel 2022 il ministero dell’Interno tedesco ha stilato un elenco di misure che le forze dell’ordine e le banche possono attuare per contrastare gli attacchi, con la collaborazione della polizia federale e statale, dei rappresentanti del settore finanziario, delle compagnie di assicurazione e della Banca centrale del paese. Tra queste ci sono l’installazione di sistemi di allarme più efficaci e la raccomandazione di inserire una quantità di contanti limitata nei singoli bancomat. Le misure non sono obbligatorie ma sono state comunque largamente applicate: il ministero valuterà i loro effetti nel 2025, ma secondo alcuni dati preliminari sembra che stiano già avendo qualche effetto.

Il numero degli attacchi è ancora piuttosto alto, quasi uno al giorno, ma la loro efficacia sembra essere diminuita e si aggira oggi intorno al 60 per cento.

Alcuni dei metodi consigliati per contrastare i furti comunque sono stati contestati dalle stesse banche: come accade anche in Italia molti bancomat sono stati dotati di sistemi che macchiano oppure incollano le banconote fra loro, rendendole inutilizzabili. In Germania tuttavia non sono molto apprezzati dalle banche perché a volte questi meccanismi vengono innescati per errore. Nel 2023 le banconote rese inutilizzabili a causa di falsi allarmi sono state 500mila, e per le banche è un problema: per le banconote danneggiate dai sistemi di sicurezza la Banca centrale tedesca rimborsa i singoli istituti, ma qualora siano stati attivati per errore fa pagare loro una commissione.