• Sport
  • Martedì 30 luglio 2024

L’Italia ha vinto la medaglia d’oro nella spada a squadre femminile

Con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria: è il primo oro nella scherma in queste Olimpiadi di Parigi

(REUTERS/Albert Gea)
(REUTERS/Albert Gea)
Caricamento player

Nella scherma, la squadra italiana femminile di spada, composta da Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria, ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi, battendo la Francia 30-29 in una finale tiratissima, terminata al minuto supplementare (era 29-29 dopo i nove assalti). Al supplementare peraltro l’Italia doveva per forza fare una stoccata vincente, perché se fosse finito in parità avrebbe vinto la Francia grazie alla priorità (che viene sorteggiata prima del tempo supplementare).

In semifinale l’Italia aveva dominato contro la Cina, vincendo 45 a 24. È la prima medaglia d’oro per l’Italia nella spada a squadre femminile: l’unica altra finale olimpica nella spada femminile a squadre fu quella di Atlanta 1996, quando l’Italia perse proprio contro la Francia. Dopo gli ori di Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon nel nuoto, è invece la terza medaglia d’oro per l’Italia in queste Olimpiadi.

Giulia Rizzi ha 35 anni, è nata a Udine ed è alle sue prime Olimpiadi: il mese scorso aveva vinto la medaglia d’oro a squadre agli Europei di Basilea. Rossella Fiamingo ha 33 anni, è nata a Catania e vinse la medaglia d’argento a Rio de Janeiro nel 2016, la prima nella spada individuale femminile per l’Italia alle Olimpiadi; ha vinto anche il bronzo a squadre a Tokyo 2020 e due ori mondiali, entrambi nell’individuale (nel 2014 e il 2015). Alberta Santuccio ha 29 anni, è nata anche lei a Catania e faceva parte delle squadre di spada che hanno vinto l’oro agli Europei di Basilea del 2024 e il bronzo a Tokyo 2020. Mara Navarria ha 39 anni, è di Udine ed è alle sue terze Olimpiadi: ha vinto l’oro individuale ai Mondiali del 2018 e anche lei il bronzo a squadre a Tokyo 2020.

Con la spada si può colpire l’altro duellante dove si vuole, ma solo di punta. A differenza di fioretto e sciabola (definite armi “convenzionali”), la spada è considerata “non convenzionale” perché permette che due schermidori si colpiscano in contemporanea, facendo entrambi punto. Questo aumenta la varietà degli attacchi e semplifica la vita ai non iniziati che decidono di seguirla.