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  • Martedì 30 luglio 2024

In Grecia la “peste dei piccoli ruminanti” sta diventando un problema

Il governo ha vietato lo spostamento degli ovini per evitare la diffusione di una malattia altamente contagiosa tra gli animali: 8mila sono già stati abbattuti

(AP Photo/Iliana Mier)
(AP Photo/Iliana Mier)
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Il governo della Grecia ha vietato  gli spostamenti nel paese di pecore e capre per l’allevamento, l’ingrasso e la macellazione, a causa di alcuni focolai della cosiddetta “peste dei piccoli ruminanti”, che colpisce anche gli ovini e ha un’elevata mortalità nei greggi in cui si diffonde. I contagi sono per ora concentrati in alcune zone centrali del paese, e il divieto di spostamenti è stato deciso per evitare il diffondersi della malattia.

La peste dei piccoli ruminanti non si trasmette agli esseri umani, dunque non ci sono rischi per la salute di chi viene a contatto con animali infetti o ne mangia la carne. Ha però chiare conseguenze sulla salute e il benessere degli animali, e la sua diffusione sta già causando ingenti danni economici per gli allevatori. La Grecia è tra i paesi europei con il maggior numero di capre e pecore e il loro latte è molto usato nell’industria casearia locale, per esempio per produrre la feta, un tipico formaggio greco.

Le norme sanitarie dell’Unione Europea prevedono l’abbattimento dell’intero gregge una volta rilevato anche solo un caso di peste dei piccoli ruminanti. Dalla comparsa del primo caso, rilevato lo scorso 11 luglio, sono stati già abbattuti circa 8mila ovini, un danno enorme per gli allevamenti locali. In un comunicato il ministero greco per lo Sviluppo rurale e il Cibo ha detto che la decisione di limitare il trasporto degli ovini è stata condivisa dagli allevatori, e che sono in corso vari incontri tra i funzionari del ministero e le autorità locali per capire da dove è arrivato il primo caso.

La peste dei piccoli ruminanti è comparsa nel territorio dell’Unione Europea per la prima volta nel 2018, quando furono trovati alcuni casi in Bulgaria. Prima di allora era diffusa soprattutto in Africa e in Asia, dove era un grave problema per le comunità rurali che basavano parte della loro sussistenza sull’allevamento degli ovini. In queste settimane alcuni casi sono stati trovati anche in Romania, e il ministero della Salute italiano ha aumentato i controlli veterinari per le importazioni provenienti da Romania e Grecia.