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  • Martedì 30 luglio 2024

I Conservatori britannici avrebbero lasciato un buco di bilancio da 26 miliardi di euro, dicono i Laburisti

Il governo di Keir Starmer ha spiegato come intende ridurre il deficit: serviranno scelte piuttosto impopolari

La cancelliera dello Scacchiere britannica durante una conferenza stampa, il 29 luglio
La cancelliera dello Scacchiere britannica durante una conferenza stampa, il 29 luglio (Lucy North-WPA Pool/Getty Images)
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Il nuovo governo britannico, dei Laburisti, ha accusato i Conservatori di non aver indicato le coperture di diverse previsioni di spesa nell’ultima legge di bilancio approvata prima delle elezioni, che hanno perso nettamente. Rachel Reeves, la cancelliera dello Scacchiere, cioè la ministra delle Finanze, ha detto di aver scoperto un buco di bilancio da 21,9 miliardi di sterline (circa 26 miliardi di euro, circa lo 0,8 per cento del PIL britannico) e che ora dovranno essere fatte «scelte difficili» per sistemarlo.

I Conservatori avevano incluso nella manovra di marzo, e anche in quella precedente dell’autunno 2023, misure pensate per ritrovare consensi in una fase in cui erano molto indietro sui Laburisti nei sondaggi. «Questa manovra è progettata per rovinare il prossimo cancelliere», aveva scritto il Guardian a novembre. Era chiaro infatti che la destra aveva voluto ridurre lo spazio di manovra per il governo successivo: allora non si sapeva però che l’avesse ristretto così tanto. Reeves ha infatti accusato il suo predecessore, Jeremy Hunt, di aver mentito al parlamento e al paese sul reale stato delle finanze.

Hunt ha smentito ma lunedì Richard Hughes, il presidente dell’Office for Budget Responsibility (l’ente di vigilanza sul bilancio statale), ha espresso dubbi sulla «trasparenza e la credibilità» delle informazioni che Hunt gli aveva trasmesso a marzo. Hunt ha invece detto che i Laburisti stanno «preparando il terreno per un aumento delle tasse» in autunno. La prima manovra del governo di Keir Starmer verrà infatti adottata il 30 ottobre.

Reeves ha anticipato come intende ridurre il deficit. Secondo i Laburisti serviranno tagli alla spesa pubblica per 5,5 miliardi di sterline (6,5 miliardi di euro) quest’anno e per 8,1 miliardi di sterline (9,6 miliardi di euro) l’anno prossimo. Una delle principali voci di spesa di cui i Conservatori non hanno indicato adeguatamente le coperture riguardava 6,4 miliardi di sterline (7,6 miliardi di euro) per l’accoglienza dei richiedenti asilo e il piano per espellerli in Ruanda, abolito dal nuovo governo.

Uno dei tagli più consistenti – e in prospettiva impopolari – prevede di ridurre nettamente il numero di persone che ricevono i Winter Fuel Payments. È un sussidio tra le 200 e le 300 sterline (tra 240 e 360 euro circa) annuali che serve ad aiutare i pensionati a pagare le bollette nei mesi invernali. Oggi viene erogato a 11,4 milioni di pensionati, Reeves conta di confermarlo a 1,5 milioni di loro, con un risparmio annuale di 1,5 miliardi di sterline (1,8 miliardi di euro).

I Laburisti hanno poi cancellato alcuni progetti infrastrutturali, il più famoso dei quali era quello per costruire una galleria sotto il sito archeologico di Stonehenge. Reeves ha anche chiesto ai ministeri di spendere meno in consulenze esterne. Il governo ha comunque confermato diversi impegni del suo programma: tra questi far pagare l’IVA alle scuole private a partire da gennaio 2025.

Il governo ha anche ribadito l’impegno ad alzare gli stipendi a sei milioni di dipendenti pubblici, con una spesa di circa 9,4 miliardi di sterline (11 miliardi di euro) quest’anno. Per gli insegnanti e i dipendenti del sistema sanitario nazionale (l’NHS) l’aumento sarà del 5,5 per cento, in altri settori fino al 5 per cento. Reeves ha infine proposto di alzare del 22 per cento il salario dei medici in formazione (più o meno i nostri tirocinanti e specializzandi), in accordo con i sindacati dopo i grandi scioperi del personale sanitario.

I giornali di destra hanno già attaccato Reeves per il taglio dei Winter Fuel Payments. Martedì mattina, su Times Radio, Reeves ha contestato il racconto di un ritorno all’«austerità fiscale», un termine che nel Regno Unito è associato ai governi Conservatori di David Cameron, primo ministro dal 2010 al 2016. «Questa non è austerità», ha detto Reeves: «È fare scelte difficili per garantire che i conti tornino sempre. Durante la campagna elettorale sono stata chiara sul fatto che non avrei mai fatto una promessa senza poter indicare come finanziarla. Questo non cambierà ora che sono cancelliera».