La Commissione Europea ha infine approvato la vendita di ITA Airways a Lufthansa

Con alcune condizioni per rispettare le norme sulla concorrenza: il parere positivo era atteso da tempo e permette di avviare il processo di vendita della compagnia aerea, attualmente di proprietà dello Stato italiano

Un aereo di ITA Airways, a Linate (AP Photo/Luca Bruno)
Un aereo di ITA Airways, a Linate (AP Photo/Luca Bruno)
Caricamento player

La Commissione Europea ha annunciato l’approvazione dell’accordo per la vendita della compagnia aerea italiana ITA Airways a Lufthansa, la più grande compagnia aerea della Germania e tra le più grandi al mondo. L’operazione era stata già annunciata alla fine di maggio dello scorso anno, ma per finalizzare l’accordo concluso tra il governo italiano e Lufthansa era necessario che la Commissione certificasse il rispetto delle norme europee sulla concorrenza: l’approvazione pone comunque alcune condizioni, cioè la cessione di alcune rotte ad altre aziende per mantenere la concorrenza nelle rotte a breve e lungo raggio.

L’approvazione dà avvio all’atteso processo di vendita di ITA Airways da parte dello Stato, che la possiede al 100 per cento tramite il ministero dell’Economia: la società era nata proprio con questo fine nel 2021 dalla graduale dismissione di Alitalia – la precedente compagnia aerea di bandiera, in perenne stato di crisi – da cui aveva comprato aerei, licenze e permessi, e di cui aveva assunto circa la metà dei 7 mila dipendenti. Da allora i governi che si sono succeduti hanno cercato un acquirente che la comprasse, fino a che lo scorso anno quello di Giorgia Meloni ha trovato un accordo con Lufthansa.

L’operazione prevede che Lufthansa acquisti il 41 per cento di ITA Airways attraverso un primo aumento di capitale da 325 milioni di euro. Ci saranno poi ulteriori aumenti di capitale negli anni successivi, fino ad arrivare alla completa cessione: avverrà con due passaggi, prima al 90 e poi al 100 per cento entro il 2033 con un investimento complessivo per Lufthansa di 829 milioni di euro.

Sebbene la stessa Commissione avesse negli anni chiesto allo Stato italiano di provvedere a risolvere la questione di Alitalia, che continuava a ricevere aiuti di Stato di fatto vietati dalle regole europee per la concorrenza, una volta trovato l’accordo per la cessione di ITA Airways il processo di approvazione è andato per le lunghe. La lentezza delle trattative aveva innervosito anche il governo italiano, che conta molto sui soldi della vendita per dare impulso a un ambiziosissimo piano di privatizzazioni.

Recentemente la Commissione Europea aveva richiesto chiarimenti al governo e a Lufthansa per capire come saranno gestite le rotte aeree dopo l’acquisizione: ne aveva individuate 39 in cui la compagnia avrebbe avuto di fatto una posizione dominante, cioè avrebbe avuto un controllo quasi totale in violazione delle leggi europee sulla concorrenza.

Nella sua approvazione la Commissione ha dunque chiesto a Lufthansa e ITA Airways la cessione di alcune rotte ad altre aziende per mantenere la concorrenza nelle rotte a breve e lungo raggio (queste ultime sono le più redditizie per le compagnie aeree). Ha anche chiesto la cessione di alcuni slot all’aeroporto di Milano Linate, dove rischiava di avere una posizione dominante sulle rotte a breve raggio: gli slot sono i diritti di decollo e atterraggio, uno dei beni più preziosi per le compagnie aeree.

– Leggi anche: Per risolvere la vertenza degli ex lavoratori di Alitalia serve la Corte Costituzionale