Una serie animata che non capirete

“Skibidi Toilet”, che esce su YouTube e ha per protagoniste delle teste che escono dai water, ha raggiunto dimensioni da fenomeno adolescenziale di massa

di Pietro Minto

(DaFuq!?Boom!/YouTube)
(DaFuq!?Boom!/YouTube)
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Il 7 febbraio del 2023 il canale YouTube “DaFuq!?Boom!” pubblicò un video intitolato “skibidi toilet”, della durata di undici secondi, che consisteva nell’animazione di una testa umana che sbuca da un water e canta una canzone contorcendo il collo. Ad oggi ha 180 milioni di visualizzazioni e rappresenta il punto d’inizio di un fenomeno culturale – chiamato appunto Skibidi Toilet – seguito da un pubblico enorme e molto giovane, ma anche studiato e temuto per via delle sue stranezze.

Dalla clip originale è infatti nata una trama piuttosto complessa incentrata sullo scontro tra due fazioni: da una parte gli Skibidi Toilets, water con facce umane; dall’altra L’Alleanza, una fazione di personaggi umanoidi con telecamere, casse audio o schermi al posto della testa (detti rispettivamente Cameraman, Speakerman e TV Man). Nel corso dei mesi lo stile e le ambizioni del progetto sono molto cambiate, generando una saga da 74 episodi organizzati in 24 stagioni, e che, secondo una stima aggiornata al novembre del 2023, avrebbe raggiunto in totale 65 miliardi di visualizzazioni.

Lo scorso dicembre la giornalista Taylor Lorenz, esperta di cultura digitale, definì Skibidi Toilet «il più grande fenomeno online dell’anno», notando come fosse denso di riferimenti al mondo digitale e dei videogiochi «che la maggior parte degli adulti non capirebbe». Non a caso, la fascia di pubblico più legata alla serie è la cosiddetta Generazione Alpha, quella delle persone nata a partire dai primi anni Dieci del Duemila, e quindi più giovane della Generazione Z.

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Il successo di questi video tra i giovanissimi ha fatto molto discutere, perché Skibidi Toilet contiene molti elementi inquietanti e scene di violenza, come bombardamenti o accoltellamenti. Il prodotto ha anche ispirato alcune teorie cospiratorie: lo scorso febbraio un quotidiano svedese ha scritto che Skibidi Toilet potrebbe essere parte di una campagna d’indottrinamento russa. Anche il governo russo, però, si è preoccupato per la diffusione di questi contenuti: Anna Mityanina, Commissaria per i diritti dei bambini di San Pietroburgo, ha accusato la serie di non rispettare «gli standard della decenza».

A determinare il successo di Skibidi Toilet sono stati diversi elementi: innanzitutto il formato verticale, tipico degli Shorts (la risposta di YouTube a TikTok) e la breve durata dei video, che hanno permesso una fruizione veloce e continua degli episodi. A contribuire è stata anche la grafica da videogioco, che viene richiamata anche dall’utilizzo di un punto di vista personale, tipico dei videogiochi sparatutto. Skibidi Toilet può infine contare sulla totale assenza di dialoghi: la serie non ha una lingua precisa, i suoi personaggi usano spesso semplici gesti per comunicare (come il pollice alto ma anche il dito medio) e sono quindi comprensibili in tutto il mondo e a quasi tutte le età.

Sarebbe però errato sostenere che Skibidi Toilet sia arrivata a questo punto rimanendo una collezione di scene bizzarre a proposito di teste umane che escono dai water. Oggi la serie ha un formato orizzontale e le sue puntate sono più lunghe delle prime (la durata massima è comunque di pochi minuti). A cambiare nel corso del tempo sono stati anche i personaggi: i primissimi video erano dominati dagli Skibidi Toilets e dalla canzone tormentone che cantano continuamente; ma a partire dalla seconda stagione la trama si infittisce, compaiono i primi membri dell’Alleanza (i Cameraman) e lo scontro si fa più duro. Da qui in poi aumenta il numero di robot, armi, progetti militari segreti e colpi di scena che rendono una puntata media di Skibidi Toilet uno spettacolo a suo modo avvincente, bizzarro e violento. In molti casi, l’impressione è di guardare una cutscene – una scena animata e non giocabile di un videogame, di solito usata per motivi narrativi – tratta da un vecchio videogioco.

Dietro a tutto questo c’è una sola persona, il 26enne russo-georgiano Alexey Gerasimov, noto come DaFuq!?Boom!, che produce ogni singola puntata di Skibidi Toilet. In un’intervista dello scorso febbraio a Forbes, Gerasimov ha spiegato che molte delle immagini della serie sono ispirate ai suoi incubi ricorrenti, tra cui c’era quello di vedere spuntare una testa da un water. Tempo fa gli era stato consigliato di affrontare «anche virtualmente» la sua fobia e così cominciò a inserire questi elementi nei suoi lavori. Gerasimov ha anche detto di aver avuto un sogno premonitore in cui comparivano «persone a bordo di bagni, bagni su televisori e persone normali con teste normali ma corpi da bagni». Nel sogno compariva anche Gesù Cristo, che sembrò indicargli la strada: «È così che è nato Skibidi Toilet», ha spiegato.

In altre interviste, Gerasimov ha dato un resoconto più semplice della genesi della serie. Al sito specializzato Dexerto, nel giugno del 2023, spiegò di aver creato il primo video di Skibidi Toilet in risposta a un meme di TikTok. Lo stesso nome della serie viene infatti da “Dom Dom Yes Yes”, una canzone del cantante bulgaro Biser King in cui compare il verso “Skibidi dop dop dop yes yes”. Il brano divenne virale su TikTok nel 2022 anche grazie a un video dell’influencer turco Yasin Cengiz, che si registrò mentre lo ballava.

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Sull’onda di questo successo, la canzone fu remixata e riutilizzata, come spesso avviene su TikTok. Una di queste versioni, realizzata dall’utente TikTok @doombreaker03, fondeva insieme “Dom Dom Yes Yes” e “Give It To Me”, canzone del 2007 di Timbaland con Justin Timberlake e Nelly Furtado. È proprio questo mash-up a comparire nei primi video di Skibidi Toilet. In particolare, poi, il primo episodio fu ispirato da un video della creator Paryss Bryanne, che la cantava facendo espressioni facciali molto particolari. «Io feci una parodia della sua versione del meme “skibidi dop dop yes yes”», ha detto Gerasimov a Dexerto, precisando che la scelta del water era stata «casuale».

Basta confrontare il primo episodio della serie con l’ultimo, il 74esimo, per constatare quanto Skibidi Toilet sia evoluta e abbia creato un seguito degno di una serie televisiva tradizionale, con fan che discutono online dei suoi protagonisti e ne indagano la lore (l’insieme di informazioni riguardanti un’opera di finzione, dagli ambienti ai personaggi). Nei forum dedicati alla serie, la teoria più diffusa è che gli Skibidi Toilets siano stati creati da G-Toilet, uno dei principali “cattivi”, appartenente a una razza di alieni dalle sembianze simili a un normale water, detti Astro Toilets. G-Toilet sarebbe giunto sulla Terra dopo aver tradito gli Astro Toilets, probabilmente tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, come si evince da alcuni dettagli dell’episodio 70. Da qui avrebbe iniziato la sua conquista del pianeta.

Quanto all’Alleanza, si tratta di robot umanoidi creati per contrastare gli Skibidi Toilets, divisi nelle tre citate fazioni (Cameraman, Speakerman e TV Man). L’Alleanza è cruciale perché sono i suoi membri a narrare di fatto tutta la serie: ogni scena non è altro che la ripresa in tempo reale di uno o più Cameraman. Dopo un iniziale svantaggio nei confronti degli Skibidi Toilets, l’Alleanza sembra aver recuperato terreno grazie a una serie di innovazioni belliche. In tutto questo, l’unica figura umana è a sua volta un personaggio misterioso e discusso, il Secret Agent, che sembra aiutare l’Alleanza e secondo alcuni sarebbe stato disegnato per somigliare a Gerasimov stesso.

Skibidi Toilet è, insieme ai video del canale YouTube Cocomelon, un esempio di come i tradizionali media per bambini, come Disney, stiano perdendo terreno nei confronti di prodotti nati su internet e realizzati da piccole aziende o creator singoli, come nel caso di Gerasimov. Quello di Skibidi Toilet è un successo inspiegabile e inaspettato, che nessuno studio di produzione avrebbe mai ideato o sviluppato per evidenti ragioni. La presenza di particolari disturbanti e violenti in alcune sue puntate rimane comunque motivo di preoccupazione per molte associazioni, che denunciano l’assenza di controlli e filtri sui contenuti che vengono visti online dai più piccoli.

Alla base del successo della serie, tra la Generazione Alpha ma anche la Generazione Z, c’è anche il fattore nostalgia nei confronti di alcuni videogiochi tipici dei primi anni Duemila. Uno dei riferimenti più chiari di Skibidi Toilet sono infatti i video realizzati alla fine degli anni Zero utilizzando Garry’s Mod, un videogioco pubblicato nel 2004 che utilizzava il motore di gioco di un altro gioco di grande successo, Half-Life 2.

Con Garry’s Mod gli utenti potevano costruire piccoli mondi personalizzati, senza alcun obiettivo o punteggio: Garry’s Mod ha quindi anticipato il Creative Mode di Minecraft, una versione del noto videogame in cui gli utenti possono costruire scenari senza limiti di tempo o di gioco. Gerasimov ha più volte dichiarato che i video fatti con Garry’s Mod sono stati tra le principali ispirazioni grafiche per le sue opere.

Secondo molti fan, la storia di Skibidi Toilet si sta avvicinando alla sua conclusione, e lo stesso creatore ha confermato di aver già scritto il finale della serie. Negli ultimi mesi alcuni osservatori hanno cominciato a guardare alla serie come a un prodotto di relativa qualità, al di là dello shock iniziale. Earnest Pettie, storico digitale che lavora nel team Culture and Trends di YouTube, ha sottolineato «lo spirito anarchico» di un fenomeno generazionale diverso da ogni altro: Skibidi Toilet non si limita infatti a YouTube, ma ha infiltrato piattaforme di gioco come Roblox, e ha ispirato merchandising, fan fiction, oltre che influenzato lo slang dei giovanissimi.

Alcune conseguenze si sono viste anche nel mondo reale, come ha dimostrato “Everybody Wants to Rule the World”, canzone del 1985 del gruppo Tears for Fears, che è tornata in classifica proprio grazie alla serie, dove compare spesso come inno dell’Alleanza contro gli Skibidi Toilets.