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  • Martedì 18 giugno 2024

I Boston Celtics sono i campioni della NBA

Hanno vinto 4-1 le finali del campionato di basket statunitense, concludendo così una stagione dominata a lungo e chiusa in crescendo: molti meriti sono della coppia Jayson Tatum-Jaylen Brown e del giovane allenatore Joe Mazzulla

Jayson Tatum con il trofeo dell'NBA (AP Photo/Charles Krupa)
Jayson Tatum con il trofeo dell'NBA (AP Photo/Charles Krupa)
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I Boston Celtics hanno vinto l’NBA, il campionato nordamericano di basket: nella notte tra lunedì e martedì hanno battuto i Dallas Mavericks nella gara-5 delle finali (avevano vinto le prime tre e perso la quarta) e sono così diventati campioni per la diciottesima volta nella loro storia, la prima dal 2008. La gara decisiva è finita 106 a 88 per Boston, e Jaylen Brown è stato nominato MVP delle finali, ovvero miglior giocatore.

Boston ha dominato le finali, e ha dominato il campionato: è stata la migliore squadra nella stagione regolare, con 64 vittorie e 18 sconfitte, ed è ulteriormente migliorata nei playoff, chiusi con l’eccellente bilancio di 16 vittorie e 3 sconfitte.

In finale contro i Mavericks di Luka Doncic e Kyrie Irving sono emerse le maggiori solidità, organizzazione e qualità complessiva dei Celtics, che negli anni hanno affiancato ai loro giocatori migliori – l’ala Jayson Tatum e la guardia Jaylen Brown – compagni di squadra di alto livello: l’altra guardia Derrick White è arrivata nel febbraio 2022, in questa stagione sono entrati in squadra Jrue Holiday, uno dei migliori difensori della NBA, e il lettone Kristaps Porzingis, giocatore alto più di 2 metri e 20 ma molto tecnico e bravo anche a tirare da 3 punti. Porzingis è stato infortunato per gran parte dei playoff, è tornato per le finali ed è stato decisivo nelle prime due gare contro Dallas.

Ma Boston è principalmente la squadra dei “Jays”, come viene soprannominata la coppia Jayson Tatum-Jaylen Brown: entrambi sono fra i migliori dieci giocatori del campionato, anche se nessuno dei due viene inserito dalla maggioranza degli addetti ai lavori fra i primi cinque. In questo senso la vittoria di Boston è in controtendenza rispetto a quelle degli ultimi anni. Avevano vinto quattro differenti squadre che potevano contare su una superstar assoluta: Nikola Jokic con Denver l’anno scorso, Steph Curry con Golden State nel 2022, Giannis Antetokounmpo con Milwaukee nel 2021, LeBron James con i Lakers nel 2020.

Jaylen Brown e Jayson Tatum nei playoff (AP Photo/David Dermer)

Boston ha vinto queste finali NBA facendo un grande uso del tiro da tre punti: era la squadra che ne segnava di più durante la stagione regolare, proprio davanti a Dallas. Ma ha anche mostrato una grande organizzazione difensiva, limitando l’attacco di Dallas e confermando anche in questo caso le classifiche della prima parte della stagione (era la seconda miglior difesa).

L’allenatore di Boston, Joe Mazzulla, ha 35 anni ed è il più giovane dell’intera NBA, nonché uno dei più innovativi e “integralisti” del campionato: era un assistente allenatore fino a settembre del 2022, quando fu promosso improvvisamente in occasione della sospensione di Ime Udoka, allora capo-allenatore dei Celtics, per comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente del club.

Il suo doveva essere un incarico temporaneo, ma fu confermato dopo alcuni mesi. Introdusse ai Celtics un modo piuttosto innovativo di giocare, senza un vero playmaker, ma con i compiti di gestire il pallone divisi fra tutti gli uomini in campo, con l’utilizzo di un numero ridotto di giocatori (8 per partita, di solito) e soprattutto con un uso continuo del tiro da tre punti. Era una tendenza già presente nella NBA moderna, ma Mazzulla l’ha estremizzata, incorrendo anche in molte critiche quando la scelta non dava i risultati sperati. L’anno scorso i Celtics mancarono le finali, eliminati dai Miami Heat nel turno precedente, per 4 gare a 3, con sconfitta finale decisiva in una partita giocata in casa.

L’allenatore Joe Mazzulla durante un timeout nelle finali (AP Photo/Steven Senne)

In questa stagione ha invece funzionato tutto e Boston ha chiuso l’annata in crescendo. Nella serie di partite contro i Mavericks quella decisiva è stata probabilmente la terza, giocata a Dallas: Boston si era ritrovata in vantaggio di 21 punti, Dallas aveva rimontato fino al -1, poi Doncic aveva commesso il sesto fallo (che causa l’espulsione dalla partita) e Derrick White aveva segnato un tiro da tre decisivo.