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  • Domenica 9 giugno 2024

State già pensando agli Europei di calcio?

Cominciano il 14 giugno e l'Italia è campione in carica, ma ha un girone complesso e non è tra le favorite, che secondo molti sono Inghilterra e Francia: un ripasso delle cose fondamentali da tenere d'occhio

L'allenatore del Portogallo Roberto Martinez (AP Photo/Armando Franca)
L'allenatore del Portogallo Roberto Martinez (AP Photo/Armando Franca)
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Sono passati meno di tre anni dalla vittoria dell’Italia agli Europei di calcio maschile del 2021, torneo rinviato di un anno per la pandemia da coronavirus. Dal 14 giugno il titolo di campione d’Europa tornerà in palio, con l’edizione del 2024 in Germania: ventiquattro squadre partecipanti, dieci città tedesche a ospitare le partite, un mese di torneo, con finale il 14 luglio all’Olympiastadion di Berlino.

La Germania nazione ospitante giocherà la partita inaugurale del torneo contro la Scozia (venerdì 14 alle 21), l’Italia invece giocherà la prima partita del girone contro l’Albania il 15 giugno a Dortmund (ore 21). Qui si può vedere la composizione dei sei gruppi in cui sono divise le 24 partecipanti: passano le prime due di ogni girone, più le quattro migliori terze (in base ai punti fatti e in subordine alla differenza fra gol fatti e subiti), con una formula identica a quella dell’ultima edizione. Qui invece c’è il calendario completo del torneo: sono previste partite tutti i giorni fino al 26 giugno per i gironi, poi due giorni di riposo prima della fase a eliminazione diretta (ottavi di finale, quarti, semifinali e finale).

L’Olympiastadion di Berlino, sede della finale (AP Photo/Markus Schreiber)

Come ci arriva l’Italia
Rispetto a tre anni fa è cambiato molto, a partire dall’allenatore: Luciano Spalletti ha sostituito Roberto Mancini, che ha lasciato la Nazionale tra molte polemiche per diventare il pagatissimo commissario tecnico dell’Arabia Saudita. Spalletti, che l’anno scorso vinse il campionato di Serie A col Napoli, sta cercando di riproporre anche in Nazionale il gioco molto organizzato e considerato da molti esteticamente piacevole mostrato con le squadre di club. Molti dei campioni europei di Wembley (stadio dove l’11 luglio 2021 si giocò la finale con l’Inghilterra) non sono più fra i convocati: gli attaccanti Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, il centrocampista Marco Verratti e soprattutto la coppia difensiva composta da Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Al ricambio generazionale si sono aggiunte alcune assenze per infortunio, soprattutto in difesa (Destiny Udogie, Francesco Acerbi, Giorgio Scalvini), ma anche negli altri reparti (Nicolò Zaniolo e Domenico Berardi tra gli attaccanti).

I festeggiamenti per la vittoria degli Europei nel 2021 (Andy Rain/Pool Photo via AP)

Per tutte le qualificazioni la Nazionale ha fatto fatica a trovare un centravanti su cui puntare, negli ultimi mesi Gianluca Scamacca dell’Atalanta ha mostrato di essere in forma e potrebbe diventare il titolare: l’alternativa è Mateo Retegui, del Genoa. Spalletti sembra aspettarsi molto anche da Federico Chiesa e Jorginho, decisivi a Euro 2021, e a centrocampo probabilmente punterà su due centrocampisti molto dinamici come gli interisti Davide Frattesi e Nicolò Barella. In difesa, storicamente un punto di forza delle Nazionali italiane che hanno fatto strada nei tornei, ci sono parecchie incognite, ma anche i più rodati Alessandro Bastoni e Giovanni Di Lorenzo. In porta sarà confermato Gianluigi Donnarumma (che gioca in Francia col Paris Saint-Germain), nonostante i grossi miglioramenti mostrati ultimamente da Guglielmo Vicario (del Tottenham).

In generale è una squadra che non viene considerata fra le favorite del torneo e che sta cercando un ricambio generazionale, senza però che siano emersi giovani giocatori immediatamente riconoscibili come potenziali campioni (cosa successa invece ad altre nazionali). Dovrà però trovare un assetto definitivo e convincente piuttosto in fretta, perché il girone in cui è inserita non è semplice: oltre all’Albania ci sono Spagna e Croazia.

Le avversarie del girone
L’Albania è solo alla seconda partecipazione agli Europei, ha completato un girone di qualificazione sorprendente (anche con otto vittorie consecutive), ma sulla carta è la formazione meno attrezzata per passare il turno, in un gruppo molto competitivo. La allena il brasiliano Sylvinho, che fu vice di Roberto Mancini al Manchester City e all’Inter e che ha impostato un gioco molto offensivo: molti dei difensori e dei centrocampisti titolari giocano nella nostra Serie A.

Il principale problema della Croazia è che molti dei suoi migliori giocatori, che appartengono a quella che è considerata la “generazione d’oro” del calcio croato, stanno invecchiando: Luka Modric ha 38 anni, Ivan Perisic 35, Marcelo Brozovic e Mateo Kovacic ne hanno 31 e 30. Resta una squadra che in un singolo torneo può andare bene e mettere in difficoltà tutte le avversarie. Tra i migliori giovani c’è il 22enne Josko Gvardiol, che detiene ancora il record di difensore più pagato della storia: fu comprato l’anno scorso per 90 milioni di euro dal Manchester City.

Gli allenatori Luciano Spalletti, Italia, Sylvinho, Albania, Zlatko Dalic, Croazia, e Luis de la Fuente, Spagna (Photo by Alexander Scheuber/Getty Images)

La Spagna di Luis de la Fuente è tornata a vincere un torneo nell’ultima Nations League (una competizione minore della Uefa, quindi europea, per le nazionali, in cui ha battuto Italia e Croazia) e punta su un mix di giocatori esperti come Alvaro Morata, Dani Carvajal e Aymeric Laporte e giovani di talento, per lo più provenienti dalle giovanili del Barcellona, come Pedri e Lamine Yamal: è indicata da molti fra le squadre che possono ambire a una vittoria finale, anche se non è una delle prime favorite.

Le favorite
Secondo addetti ai lavori, algoritmi e agenzie di scommesse le principali candidate alla vittoria finale sono due: Inghilterra e Francia. L’Inghilterra arrivò alla finale con l’Italia tre anni fa e nel frattempo ha continuato ad aggiungere giocatori di talento alla sua rosa: Jude Bellingham, centrocampista del Real Madrid, è diventato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, l’esperto attaccante Harry Kane ha segnato 36 gol in stagione col Bayern Monaco, i centrocampisti Phil Foden e Declan Rice sono due giocatori più maturi e completi.

Didier Deschamps allena la Francia da dodici anni: ha vinto un Mondiale (2018) ed è arrivato in finale di un altro (2022) e di un Europeo (2016). L’impressione è che anche stavolta la squadra che ha in attacco Kylian Mbappé, considerato uno dei migliori giocatori al mondo e appena trasferitosi al Real Madrid, possa arrivare in fondo al torneo. La Francia può contare su una rosa molto ampia di giocatori di alto livello fra cui scegliere e sul ritorno a centrocampo di N’Golo Kante, centrocampista decisivo per gli equilibri della squadra perché in grado di difendere e pressare gli avversari in molte zone del campo.

Didier Deschamps e Kylian Mbappé con il presidente Emmanuel Macron (Sarah Meyssonnier/Pool Photo via AP)

Appena dietro alle due favorite si colloca la Germania, allenata da Julian Nagelsmann e reduce da alcune insolite e deludenti eliminazioni negli ultimi tornei internazionali: sarà l’ultimo torneo di Toni Kross, uno dei centrocampisti più forti e vincenti degli ultimi quindici anni, e probabilmente quello della consacrazione internazionale di Jamal Musiala, centrocampista di 21 anni. Partono con ambizioni di vittoria finale anche la Spagna, il Portogallo di Cristiano Ronaldo, l’Olanda e il Belgio, oltre all’Italia.

Le prime volte
Una sola squadra debutta agli Europei: è la Georgia di Khvicha Kvaratskhelia, attaccante del Napoli tra i giocatori più decisivi per lo scudetto della scorsa stagione. Allenata dall’ex difensore francese Willy Sagnol, la squadra si è qualificata attraverso i playoff e i suoi giocatori qualche mese fa si sono uniti alle proteste per la contestata legge sui cosiddetti “agenti stranieri”, che prevede che i media e le ong che ricevono almeno il 20 per cento dei propri fondi dall’estero debbano registrarsi come entità che «perseguono gli interessi di una potenza straniera». Attraverso i playoff si è qualificata anche l’Ucraina: sarà il primo grande torneo giocato dalla nazionale dopo l’invasione subita da parte della Russia, nel febbraio del 2022.

Giovani molto attesi
I grandi tornei internazionali sono spesso l’occasione per vedere all’opera in partite importanti e di alto livello alcuni dei giovani calciatori più promettenti al mondo. Fra quelli già affermati, agli Europei 2024 sono molto attesi il tedesco Florian Wirtz, centrocampista offensivo protagonista della grande stagione del Bayer Leverkusen, l’olandese Xavi Simons, stesso ruolo e stessa età (21), che gioca nel Lipsia ed è seguito dagli appassionati fin da quando era molto piccolo e giocava nelle giovanili del Barcellona, e il 22enne talento inglese Cole Palmer, tra i migliori del Chelsea quest’anno. Poi c’è l’attaccante danese Rasmus Hojlund, passato la scorsa estate dall’Atalanta al Manchester United per oltre 70 milioni di euro, lo spagnolo Lamine Yamal, attaccante esterno del Barcellona, che compirà 17 anni il giorno dopo la finale ma è già sicuro di far parte della squadra spagnola.

Vincenzo Montella, allenatore della Turchia, deve invece ancora decidere se includere nella squadra che andrà in Germania due dei giovani considerati più talentuosi d’Europa: gli attaccanti Kenan Yildiz della Juventus e Arda Guler del Real Madrid. Entrambi sono nati nel 2005.

Lamine Yamal, 16 anni, con la maglia del Barcellona (AP Photo/Fermin Rodriguez)