I problemi economici del Venezuela e l’ENI
Un rapporto racconta la difficile situazione economica del Venezuela che, oltre l’amministrazione di Hugo Chávez, preoccupa gli alleati chiave del paese, Argentina, Brasile e Cuba. Nei documenti inviati dell’ambasciata americana a Caracas si legge del calo di popolarità di Chavez dovuto alle difficoltà economiche del paese, e ai suoi sforzi quasi disperati di trovare denaro per lo stato in tempi brevi (anche svalutando l’azienda petrolifera dello stato, a scapito dei guadagni sul lungo termine), prima delle elezioni dello scorso settembre.
Chavez avrebbe provato ad attrarre partner stranieri per la PDVSA, l’azienda petrolifera controllata dallo stato dal 2003, motore vitale dell’economia venezuelana in grave difficoltà da tempo. Molte aziende straniere, tra cui Chevron e Mitsubischi, avrebbero rifiutato l’offerta per i termini troppo svantaggiosi.
Un altro documento firmato dall’ambasciatore italiano a Caracas, Luigi Maccotta, cita poi gli accordi tra ENI e la PDVSA. L’azienda italiana, attraverso il suo amministratore delegato Paolo Scaroni, avrebbe dato un duro ultimatum al ministro delle risorse petrolifere venezuelano spingendolo ad accettare nuove condizioni, stese in seguito all’accumulo di un miliardo di dollari di debito della PDVSA nei confronti dell’azienda italiana.