In Lombardia il vaccino antinfluenzale non ci sarà per tutti
Lo dicono i documenti interni della Regione: per raggiungere la copertura minima dei soggetti vulnerabili servono 2,3 milioni di dosi, ma ne sono state comprate 2 milioni

Lo dicono i documenti interni della Regione: per raggiungere la copertura minima dei soggetti vulnerabili servono 2,3 milioni di dosi, ma ne sono state comprate 2 milioni

Le dosi ci saranno per le categorie a rischio ma forse non per gli altri, almeno in alcune regioni: perché è successo, e come potrebbe andare con il vaccino contro la COVID-19

La campagna vaccinale doveva iniziare a ottobre ma la regione è ancora piuttosto indietro nel reperimento delle dosi necessarie

Le Regioni hanno dosi a sufficienza per i soggetti a rischio, ma la domanda più alta causata dalla pandemia potrebbe portare a qualche carenza per tutti gli altri

Eviteranno il rischio di doppie infezioni, un ulteriore sovraccarico degli ospedali e renderanno più semplici le diagnosi per COVID-19: ma ce ne saranno per tutti?

Insieme al direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, dopo che i primi test sui vaccini antinfluenzali sospesi sono risultati negativi

L'Agenzia del farmaco ha sospeso la somministrazione di un vaccino antinfluenzale mentre si indaga se possa avere un rapporto con la morte di undici delle migliaia di persone che lo hanno usato

L'Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato per precauzione l'uso di due lotti di vaccini in seguito ad alcune morti sospette, ma non è ancora certa una relazione causale

La Regione ha incolpato dei continui problemi e disservizi la società ARIA, a cui la giunta stessa, di centrodestra, aveva affidato la gestione della campagna vaccinale

L’idea sbagliata che sia sospinta dalla ricerca della verità assoluta indipendentemente dalla politica, dall'economia e dalla società è alla base di equivoci nel dibattito

In pochi anni potremmo averne di nuova generazione e più efficaci, grazie alle cose che abbiamo scoperto con la pandemia

Cinque anni dopo l'inizio della pandemia non ci sono più regole nazionali per gli ospedali e si fanno pochi tamponi, ma molti si vaccinano ancora

Dopo quasi due anni di esposizione continua al rischio e alla paura, fa parte della natura umana essere meno preoccupati delle nuove varianti e degli allarmanti aumenti dei contagi
