Cosa funziona del Jobs Act, e cosa no
È diventato difficile trovare in Italia qualcuno che ne parli bene, nota Maurizio Ferrera sul Corriere, ma ha avuto effetti positivi che andrebbero difesi e migliorati

È diventato difficile trovare in Italia qualcuno che ne parli bene, nota Maurizio Ferrera sul Corriere, ma ha avuto effetti positivi che andrebbero difesi e migliorati

Il video della puntata speciale da un'ora di Tolleranza Zoro, andata in onda il 30 dicembre e stra-elogiata


Tutto quello che c'e da sapere sui nuovi voucher, sui contratti a tempo determinato e sul bonus per le nuove assunzioni

Quanti sono e chi sono i parlamentari che hanno formato il gruppo "Articolo 1 - Movimento democratici e progressisti" (DP)

Ce ne sono due diversi, per famiglie e imprese: sono strumenti più limitati, ma anche più macchinosi, dei vecchi voucher

E non è stato facile: come funziona la complicata procedura per comprare o riscuotere i "Libretti famiglia" con cui pagare piccoli lavori occasionali

Il PD vuole reintrodurre i "buoni lavori" aboliti a marzo, cambiandoli un po', ma il partito di Bersani e Speranza minaccia di votare contro

«Non ci sono le condizioni per la nazionalizzazione», quindi Alitalia non sarà salvata per l'ennesima volta

Il governo di Matteo Renzi ha bisogno di un’opposizione, come qualunque altro governo. Serve per far meglio, serve per capire gli errori [Continua]

Alessandro De Nicola su Repubblica ha cercato di confutare le critiche più diffuse ai buoni per pagare i lavori occasionali

I "buoni lavoro" torneranno probabilmente entro la fine dell'anno, ma un po' diversi


Perché si parla tanto dei "buoni lavoro" e perché li usiamo duecento volte più di dieci anni fa

Un referendum tra i lavoratori è previsto a gennaio, l'accordo dovrebbe entrare in vigore nel 2012: di cosa parliamo

Se ne parla soprattutto per le auto, ma c'è anche altro: una vivace vita culturale e un rapporto complicato tra politica e criminalità

L'ex segretario del PD poteva evitare l'uscita di parte della minoranza dal partito? E c'è ancora qualcosa che si può fare?

«All’inizio tutto è sperimentale, si fondono il desiderio di riscatto personale e la necessità di studiare per contribuire alle rivendicazioni collettive. Le classi si riempiono, prima di operai, e poi di disoccupati e di casalinghe, moltissimi sono i militanti. I corsi si moltiplicano, nella scuola pubblica, nelle università. Per molte donne le 150 ore diventano l’occasione per organizzare gruppi d’autocoscienza, per avvicinarsi a testi e pratiche femministe»

Un capitolo di "Fuori!", il libro di Matteo Renzi uscito oggi
