La piccola radio che animò la cultura alternativa di Sarajevo durante l’assedio
Sotto le bombe e i cecchini, Radio Zid contribuì a preservare un'idea di città aperta e tollerante

Sotto le bombe e i cecchini, Radio Zid contribuì a preservare un'idea di città aperta e tollerante


Senza internet ed elettricità sono rispuntate le mappe di carta, le code ai supermercati e i capannelli di persone ad ascoltare le notizie alla radio


Lo ha deciso il presidente Sadyr Japarov, che con la scusa di difendere i valori tradizionali sta riducendo molto la libertà di espressione


La storica emittente internazionale statunitense è stata bloccata da un ordine esecutivo, ma le cose dentro andavano già male da mesi

Per un periodo se ne sono fatti molti meno: ora qualcosa sta cambiando, nonostante la dura repressione del governo e delle forze dell'ordine


Chen Zhi è un ricco imprenditore cambogiano: la sua società è accusata di aver ingannato i lavoratori per costringerli a fare frodi online



Sarà la sua prima visita in un paese che in teoria sarebbe obbligato ad arrestarlo: il governo ungherese ha già detto che non lo farà

Ho molti amici (e amiche) livornesi


«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»

Vivono in un noto acquario in spazi che i gruppi animalisti ritengono inadatti, e ora diversi deputati chiedono l'intervento del governo


Serve a compensare i diritti d'autore di canzoni o video memorizzati, anche se le abitudini sono cambiate: e nonostante questo potrebbe aumentare
