Il progetto del ponte sullo Stretto è tornato indietro di otto mesi
Il governo ha deciso di provare a sistemare i problemi segnalati dalla Corte dei conti, e quindi dovrà ricominciare quasi da capo

Il governo ha deciso di provare a sistemare i problemi segnalati dalla Corte dei conti, e quindi dovrà ricominciare quasi da capo


Ci sono problemi molto concreti: aumenti di costi ingiustificati, deroghe ai vincoli ambientali e documenti incompleti

Per la Corte dei conti il progetto non dovrebbe andare avanti, ma il governo può forzarne l'approvazione e ha già detto che lo farà

I magistrati contabili hanno chiesto al governo chiarimenti sulle deroghe ai vincoli ambientali e sull'aumento dei costi

Salvini dice tra settembre e ottobre, ma è improbabile visto che è un anno che sposta la data in avanti

Il governo italiano vorrebbe usare questo espediente per aggirare e alleggerire l’impegno con la NATO ad aumentare le spese per la difesa

Nelle aree coinvolte abitano centinaia di persone che subiranno i primi effetti concreti dell'avvio del progetto

Lo Stato non era mai arrivato così in là con le procedure, ma prima di aprire i cantieri servirà anche l'autorizzazione della Corte dei Conti

L'ultima promessa di Matteo Salvini è che si farà ad agosto

Le avevano previste Matteo Salvini e Matteo Piantedosi per far gestire le procedure dal ministero dell’Interno

Non hanno aperto nell’estate del 2024 né entro la fine dell'anno, come aveva promesso il ministro Matteo Salvini

La commissione per la valutazione di impatto ambientale lo ha approvato, ora manca solo un’ultima autorizzazione prima di iniziare i lavori

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia non è stato incaricato delle rilevazioni, e l’opposizione ha chiesto al governo di fermare il progetto

«Limbadi e la sua cava, oggi, fanno parte di quei complessivi 1.653.810 metri quadrati di superfici che sono oggetto dei 1.104 espropri programmati per costruire la più grande opera italiana mai concepita, il Ponte sullo Stretto tra Sicilia e Calabria. Proprio nella cava usata per scaricare i materiali scavati nel porto, verranno scaricati quelli del ponte. Lo Stato andrà a utilizzare terreni che un tempo furono espropriati da un consorzio mafioso. Significa che chi nei prossimi mesi riceverà gli indennizzi statali quei terreni li aveva ottenuti a seguito dei precedenti “espropri”»

I tempi si sono allungati, perché la società che gestisce il progetto ha chiesto una proroga di 4 mesi per rispondere alle richieste del ministero dell'Ambiente


Riguardano soprattutto l'impatto ambientale, l'analisi dei costi e dei benefici e la gestione dei cantieri, ambiti in cui il progetto è stato giudicato carente

Dopo quello presentato dal centrosinistra, negli ultimi giorni le persone a cui verrà espropriata la casa e un gruppo di 40 professionisti ne hanno presentati altri due

Non sono già operativi e anzi mancano alcuni passaggi, ma le 450 persone che dovranno lasciare case e terreni tra Sicilia e Calabria hanno già detto che si opporranno
