Il suicidio come privilegio


I ministri Maroni, Sacconi e Fazio mandano una circolare e dichiarano illegittime le raccolte dei testamenti biologici

Sono andato a un programma tv dove a un certo punto si è abbozzata una discussione sul tema del racconto di Saviano su Welby, ma i tempi di queste cose in tv l’hanno resa una chiacchiera sbrigativa e priva di senso, durante la quale ho cercato di dire questa cosa, banale, ma che andrebbe scritta [...]

Il monologo dedicato all'uomo che si batté per poter morire, con la sua vedova ospite a "Vieni via con me"

È passata alla Camera ma è ferma da mesi al Senato, e ora rischia di non essere approvata entro la fine della legislatura


Dovrà decidere se un medico può somministrare un farmaco a un paziente per farlo morire, se lo ha chiesto il paziente e non può farlo da solo

Le richieste dovranno essere valutate entro 42 giorni, garantendo un diritto che finora è esistito quasi solo formalmente

Hanno quasi tutte storie e complicazioni diverse, dovute soprattutto al fatto che non c'è una legge nazionale

Il PD e il M5S sono d'accordo su una proposta di legge il cui arrivo in Parlamento però è appena stato rinviato per la terza volta, e che comunque non avrebbe dato a Fabiano Antoniani il suicidio assistito

Anche in Lombardia la proposta di legge è stata affossata ancora prima dell'inizio della discussione, e continua a non esserci una legge nazionale

Sul suicidio assistito sta accadendo una cosa eccezionale e sottovalutata, a causa dell'ostruzionismo della politica

La sentenza della Corte Costituzionale su Marco Cappato e l'aiuto al suicidio investe di responsabilità dirette il Parlamento e il Servizio Sanitario Nazionale

La CEI di Matteo Zuppi ha criticato le principali riforme del governo con una nettezza tipica di quando a presiederla c'era un altro cardinale, che però aveva idee molto diverse: Camillo Ruini


Il suicidio assistito è legale in Italia grazie a una sentenza, non a una legge: cosa succede a un diritto quando non esistono delle norme chiare a garantirlo?

Raccontata da Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, che si sono autodenunciati dopo avere accompagnato in Svizzera un uomo affetto da sclerosi multipla

L'organizzazione, di origine sinti, accetta solo membri della famiglia e continua a essere forte e temuta nonostante i molti arresti

