Perché non ricordiamo la nostra infanzia
C'è una ragione fisica – nei bambini piccoli l'ippocampo non è del tutto sviluppato – ma potrebbero essercene anche di culturali

C'è una ragione fisica – nei bambini piccoli l'ippocampo non è del tutto sviluppato – ma potrebbero essercene anche di culturali

«Nel 1999, quando “...Baby One More Time” fu il disco più venduto, avevo i capelli rasati e cacciavo lucertole col mio vicino di casa. Stavo rifiutando il suo modello di femminilità o cercavo di aderire a quello maschile?»

La comunità di Lost Media Wiki cerca canzoni, episodi di serie tv, pubblicità e videogiochi apparentemente scomparsi

Prima di quanto crediamo, sostiene un nuovo studio, e tendiamo a postdatare i ricordi precoci man mano che cresciamo

Non proprio della vecchiaia, spiega Paolo Sorrentino in una bella intervista di Concita De Gregorio

Sarah Steffen fotografa le cose e i processi che mistificano la memoria, in una specie di diario visuale

Parliamo di armi, di piattaforme che cambiano spesso idea o che a volte deludono, di un grande musicista e dei bravini che proprio non ci vanno giù

Scelti dalla rivista specializzata Andersen: premia autori, illustratori, volumi dimenticati e i protagonisti della cultura dell'infanzia

Hanno sempre più influenza, sono sostenuti dalla chiesa ortodossa e ne fanno una questione patriottica: salvare i feti per salvare il paese, più o meno


«Le serate-karaoke illustrano molto bene la mia teoria secondo la quale le canzoni funzionano come l’alcol, come collante sociale e ludico, e non saperle riconoscere, nelle situazioni in cui si è chiamati a fraternizzare e a divertirsi, è un po’ come essere astemi»



C’entra una tendenza psicologica ad attribuire cause a eventi negativi, perlopiù casuali, per renderli meno inspiegabili e più accettabili

Morì dieci anni fa dopo aver trovato un incastro unico tra canzone popolare, blues e jazz, sempre con la sua chitarra in mano

Un racconto di Claudia Durastanti [Continua]
