È morto l’attore Paolo Bonacelli: aveva 88 anni



È morto martedì a 84 anni: aveva fatto "C'eravamo tanto amati", "Una giornata particolare" e "La famiglia", a dirne solo tre

Probabilmente, anche se ci piace credere e dire il contrario, nessun libro ha mai davvero cambiato la vita di qualcuno [Continua]

Vabbè, metà è esagerato: ma nell'ultimo mezzo secolo alcune citazioni da film comici sono diventate per il linguaggio quello che una volta erano i proverbi

Altri premi importanti sono stati assegnati a "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi, "Palazzina Laf" di Michele Riondino e "Rapito" di Marco Bellocchio

Prendersi la confidenza, a Napoli, significa diventare invadenti, quasi maleducati; dire e fare cose che non abbiamo il diritto di dire [Continua]

Una playlist del cantautore che fece con Napoli e con la musica italiana cose che ancora non aveva fatto nessuno

L'ultima puntata di Che tempo che fa, Verona-Cittadella, e qualche bel film

Tutte le informazioni utili su questa sera e sulle prossime quattro

Serata abbondante: "Il laureato", "Il tempo delle mele", "Il postino", i Mondiali di atletica e Real Madrid-Manchester United

Il nuovo numero di Cose spiegate bene si occupa di geografia, ed è in libreria da oggi

Donald Trump li ha imposti a Canada, Messico e Cina: per la teoria economica sono distorsivi e controproducenti

Racconta di quando andò a sentirlo in concerto con i soldi messi da parte, di quando suonarono insieme, fino a diventare amici di "un'amicizia sanguigna e fraterna"

«La sua musica quando ero al liceo mi ha liberato e illuminato, e da grande la sua amicizia mi ha fatto diventare un musicista»

Nel 1952 il poeta cileno riuscì poi a rimanere e pubblicò un libro di poesie grazie a un gruppo di intellettuali e comunisti italiani, tra cui Giorgio Napolitano

La più famosa attrice italiana di film porno morì il 15 settembre del 1994 in circostanze di cui si discute ancora oggi, dopo una vita piuttosto unica

«L’Italia non fa assolutamente nulla per valorizzare il cinema del suo passato. L’estrema difficoltà oggi nell’organizzare una retrospettiva completa è figlia di una storica sottovalutazione. A metà anni Settanta l’avvento selvaggio delle tv private fece fallire gran parte dei distributori italiani. I diritti dei vecchi film furono messi all’asta e acquistati per poche lire da pochi imprenditori all’epoca considerati quasi malati di mente. Il risultato è che oggi, spesso, per proiettare un film o uno spezzone ci si sentono chiedere cifre assurde o si risale a società non più reperibili, perché non esistono più»

«Ma è normale che una presidente del Consiglio, formalmente a capo del Paese e dunque munita di un pulpito non solo potentissimo, ma delicato e istituzionale, passi il suo tempo a incazzarsi per quello che scrivono i giornalisti?»
