Un manicomio abbandonato in Lombardia
Nel Settecento era una villa lussuosa che ospitò Napoleone, nell'Ottocento diventò l'ospedale psichiatrico più grande d'Italia: ora è frequentato da vandali, tossici e fotografi

Nel Settecento era una villa lussuosa che ospitò Napoleone, nell'Ottocento diventò l'ospedale psichiatrico più grande d'Italia: ora è frequentato da vandali, tossici e fotografi

La storia della scultrice francese, conosciuta soprattutto per la sua complicata relazione con Rodin e gli anni passati in manicomio: nacque l'8 dicembre di 150 anni fa

Un estratto del nuovo libro di Simona Vinci, sulle persone che in 50 anni furono rinchiuse nel manicomio di Leros, in Grecia

Visse ovviamente a New Orleans, suonò della musica irresistibile che non ci è arrivata, e morì il 4 novembre del 1931 in un manicomio

«Il manicomio è tenuto in piedi anche dal lavoro degli internati. Che spalano il carbone nelle caldaie, lavano la biancheria, la distribuiscono nei reparti, cuciono le misere divise che tutti devono portare. Fanno cose. Ricevono in cambio un buono, un pezzo di metallo – il manicomio batte una sua moneta – da spendere nello spaccio interno»

«Abito a Trieste, la Città della Bora, della Barcolana, del caffè, della scienza. Ma anche la “città dei matti”, quella che lo psichiatra veneziano Franco Basaglia scelse per la sua rivoluzione. Più di recente Trieste è diventata uno degli snodi della cosiddetta “rotta balcanica”. Basaglia avrebbe compiuto cent’anni. Mi piace pensare che, se fosse ancora vivo, sarebbe felice di aver contribuito a quanto oggi si fa in questa città, perché anche ai tempi di Basaglia molti internati del manicomio erano migranti. Solo che allora si chiamavano esuli e arrivavano da Istria e Dalmazia»

Una pendolare in provincia di Varese ha fotografato i ritardi di tutto lo scorso anno accumulati del suo treno Trenord: è arrivata a 40 ore

Si protesta contro il cattivo stato dei treni, tra le altre cose: dura otto ore, non sono previste fasce orarie di garanzia




Le due attrici principali sono Valeria Bruni Tedeschi e Michaela Ramazzotti, e a guardarlo viene da pensare a "Thelma & Louise" (ma è tutta un'altra storia)

E che sarebbero per lui dei "fottutissimi carrieristi"

«Cosa dovrei fare? Ai miei amici, alle persone che conosco da anni e che mi chiedono un disegno per un concerto dovrei dire: "parla con il mio agente"?»


La conversazione iniziata nella puntata speciale di Comodino dell'8 settembre può proseguire nei commenti a questo articolo

Il film in cui un partito che somiglia molto al PD prende il 66% alle elezioni, per una strana ragione

"Le 120 giornate di Sodoma" doveva essere venduto all'asta oggi; ora il governo avrà più tempo per acquistarlo

Per capire il movimento culturale che compie cinquant'anni va ricordato quant'era bigotta e chiusa la società di allora, scrive Michele Serra
