Perché si parla della salute di Trump
Sulla stampa americana qualcuno comincia a suggerire – con preoccupazione e cautela – che qualcosa non vada nel suo comportamento

Sulla stampa americana qualcuno comincia a suggerire – con preoccupazione e cautela – che qualcosa non vada nel suo comportamento

Ha detto che il noto regista potrebbe essere stato ucciso per essere stato un suo oppositore: una tesi senza alcun fondamento, e pure un po' crudele

In una lettera ai parlamentari Democratici si dice convinto di essere «la persona migliore per battere Donald Trump nel 2024»

Le esitazioni del candidato Democratico, uno strano scambio sul golf, gli insulti, "una moralità da gatto randagio” e le dichiarazioni sulla guerra a Gaza sono stati alcuni dei momenti più notevoli

L’omicidio di Charlie Kirk non è un caso isolato: negli ultimi anni ci sono stati vari attentati, aggressioni e complotti, in un clima politico e sociale molto polarizzato

È il nuovo horror/thriller psicologico di M. Night Shyamalan, il regista di "Il sesto senso": il protagonista è un uomo con 23 personalità, alcune molto violente

Fra sabato e domenica negli Stati Uniti ci sono state altre due sparatorie, con 30 morti e decine di feriti: in entrambi i casi ha sparato un giovane maschio bianco

E stavolta – con una proposta più strutturata ma ugualmente criticata – sembrano avere più possibilità di farcela

Due per chi si interessa di psicologia, due per chi ama il genere "true crime" e tre sull'attualità (più una cosa che non è davvero un podcast)

È stato uno dei più grandi scrittori americani di sempre, aveva 85 anni

Dopo ottant'anni dalla morte del pittore norvegese il suo quadro più celebre continua a essere tra i più citati e ripresi nella cultura pop, dai film alle emoji

«Il 6 novembre, nel frattempo, aveva fatto il suo corso. I risultati, se possibile, si erano fatti perfino peggiori (se siete pro-Trump ovviamente per voi quella è stata una gran giornata) come il mio umore. Per esorcizzare il disagio ho studiato la letteratura scientifica sulla depressione post elettorale di elettori francesi, tedeschi, dei Paesi Bassi, persino filippini (sull’Italia nulla, eppure di elezioni deprimenti ce ne sono state tante) che mi sembravano confermare l’ovvio: la gente in corrispondenza delle elezioni sta peggio perché è più agitata e chi perde sta male anche dopo. Ma c’era qualcosa che continuava a non tornare, qualcosa che non mi faceva sentire soddisfatta. Cos’era?»

Nel gruppo eterogeneo di chi non ritiene il presidente argentino un pazzo c'è un generale apprezzamento per il suo approccio all'economia, ritenuto in qualche modo utile anche per noi

Li racconta un giornalista del Washington Post, insieme alle tristi e quotidiane complicazioni prodotte dal tentativo di ridurre la diffusione di ebola

Mescolando in modi imprevisti biografie di artisti e pensatori, la scrittrice inglese si è costruita una nicchia appassionata

La pandemia ha ribadito i rischi già noti della sovraesposizione a un flusso ininterrotto di informazioni, un problema che riguarda sia i lettori sia i media

«Se fin dagli inizi del secolo scorso la cultura della città pare aver smussato gli spigoli dello stigma della malattia mentale, oggi questo insistere su “Trieste-la repubblica dei matti”, “Trieste, se no xe mati no li volemo” sta riducendo un lungo e sofferto percorso a slogan, la città a brand e la pazzia a vezzo, e questo non mi convince affatto. Mitizzare è un modo come un altro, solo apparentemente più nobile, per svuotare di significato la storia e le persone che hanno fatto la storia»

"Basaglia e i suoi" è un racconto della persona che più di tutte contribuì a cambiare la percezione della malattia mentale, fatto da Massimo Cirri e Matteo Caccia

Beppe Severgnini spiega Twitter ai lettori del Corriere della Sera
