Due visioni del cinema
«Quella sera ad Atene, andando a dormire, mi ero chiesto perché durante la proiezione la presenza degli altri spettatori non mi avesse irritato. Perché non avevo protestato per i loro colpi di tosse, le luci accese, i gatti, i bisbigli, come mi succedeva di solito? E perché nessun altro sembrava infastidito?»