Il sequestro di Giuliana Sgrena, 20 anni fa
E l'uccisione un mese dopo dell'agente dei servizi segreti Nicola Calipari, che era andato in Iraq per riportarla in Italia

E l'uccisione un mese dopo dell'agente dei servizi segreti Nicola Calipari, che era andato in Iraq per riportarla in Italia

La storia dell'agente segreto italiano ucciso mentre scortava la giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata da un sequestro a Baghdad, tra teorie del complotto e casi diplomatici

I file contraddicono le versioni ufficiali sulla cosiddetta "battaglia dei lagunari" e sulla morte del militare Salvatore Marracino

Il governo italiano voleva "lasciarsi alle spalle" l'incidente, per non intaccare il rapporto con gli Stati Uniti

Aveva 87 anni, era uno dei più importanti fotografi e fotogiornalisti italiani del Dopoguerra

Giornalista, scrittore e tra i fondatori del quotidiano Il Manifesto: aveva 86 anni

L'ex deputato del PdL è stato reintegrato nell'Ordine dei Giornalisti dopo la radiazione per una vecchia storia che diversi suoi colleghi non vogliono dimenticare (e protestano)

Gli Stati Uniti avevano provato a liberarlo con un'operazione militare, lo Stato Islamico aveva chiesto un riscatto, alcuni ex ostaggi hanno riconosciuto la voce dell'assassino

Soprattutto i paesi europei, ha scritto una giornalista del New York Times secondo cui al Qaida ottiene più di metà dei fondi proprio grazie ai rapimenti

Cosa ci facevano in Siria, chi le ha rapite e da dove arriva la notizia del pagamento di un riscatto: le cose certe, messe in ordine

Tra cui il romanzo americano più criticato degli ultimi tempi, un racconto surreale di David Foster Wallace e un sacco di cose sulla parità di genere

Torture, stragi di civili, morti innocenti ai posti di blocco nelle prime ricostruzioni giornalistiche sui 400 mila documenti iracheni

La storia da film di Guido Umberto Farinelli, arrestato per la seconda volta e accusato di aver costruito un'impressionante impostura

«Non ho mai amato la retorica dell’eroe. Non c’è dubbio, però, che in Iraq Enzo Baldoni si sia comportato da eroe, cercando di testimoniare quello che accadeva e portando aiuto, a rischio della vita. Si prese in carico il destino di un ragazzo amputato, che poi fu curato da Emergency, e guidò due missioni umanitarie per portare aiuti in una città assediata. Ma non c’è dubbio neppure che le istituzioni italiane abbiano scelto di dimenticarlo. Credo che Enzo Baldoni ne avrebbe riso perché aveva troppo senso dell’umorismo e amava troppo la vita per essere attratto dalle medaglie e dall’ideologia della bella morte. Lo aveva anche scritto per tempo, previdente e pignolo com’era, nelle disposizioni per il suo funerale»

Un'esauriente descrizione dei percorsi delle notizie e del lavoro dei giornali contemporanei nel nuovo libro di Aldo Giannuli
