Perché Gucci si è fermata un po’
Nel 2020 ha perso di più rispetto a molte aziende concorrenti: potrebbe essere colpa del coronavirus, o forse è il momento di cambiare

Nel 2020 ha perso di più rispetto a molte aziende concorrenti: potrebbe essere colpa del coronavirus, o forse è il momento di cambiare

I problemi del settore sono noti da tempo ma negli ultimi tempi si sono visti tutti insieme: il sito di moda BoF prova a capire perché

«Il 2 aprile 1984 i Queen, travestiti da casalinghe inglesi, lanciarono una canzone che era un grido di liberazione: "I Want To Break Free". Poi arrivarono gli Smiths, i Pet Shop Boys e i Culture Club. Ma la vera esplosione arrivò a ottobre, quando uscirono i Bronski Beat, Depeche Mode, Frankie Goes To Hollywood e Madonna. Nel giro di pochi mesi “l’amore che non si può dire”, come lo aveva battezzato un secolo prima Oscar Wilde, si dichiarava orgogliosamente al mondo. Fu la vera nascita del “pride”. Attraverso quelle canzoni l’omosessualità maschile entrava in scena in quanto esplicita produttrice di musica, cultura e immaginario. L’inizio di quell’onda continua ancora oggi, ma è talmente sovrapposta al paesaggio culturale e ai consumi da esserne ormai indistinguibile»
