Esce “Logan – The Wolverine” e la notizia è che pare sia bello
L'ennesimo film in cui Hugh Jackman interpreta il famoso mutante è una specie di western introspettivo, non la solita cosa di supereroi

L'ennesimo film in cui Hugh Jackman interpreta il famoso mutante è una specie di western introspettivo, non la solita cosa di supereroi

Lo spiega "Disegno Italiano del XX secolo", un libro che da Medardo Rosso e Adolfo Wildt arriva alle sperimentazioni degli anni Settanta e Ottanta

Anche quest'anno ce n'è uno che punta all'Oscar, e forse è un segno del fatto che non se ne andranno mai

Il protagonista del nuovo film di Bong Joon-ho le ha provate un po' tutte per liberarsi del vampiro di Twilight, e ci è riuscito

Sicuramente, se vi piace Tarantino, ma c'è anche altro: il thriller "Remember", "La quinta onda" e un film che mischia zombie e romanzi di Jane Austen

La proposta di superare il criterio del 1900 come ultima data possibile di realizzazione dei dipinti esposti alla National Gallery di Londra ha aperto un dibattito sulla difficoltà di fissare dei limiti

«Sebbene Alberto Sordi e Aldo, Giovanni e Giacomo sfottano un mondo che prendo seriamente perché è la mia vita e il mio lavoro, non riesco a non ridere. L’arte non è per tutti come vogliamo invece far credere con la retorica insopportabile della "bellezza che salverà il mondo". Rispetto chi pensa che l’arte contemporanea sia fuffa. Il vero problema è che non c’è comico che possa battere la realtà. L’arte contemporanea è esposta a scherzi, inganni e fraintendimenti, e spesso si prende in giro da sola»

Sono gli ultimi giorni per Vivian Maier a Trieste, Araki a Siena, i Preraffaelliti a Milano e il World Press Photo a Palermo, tra le altre

Nonostante le poche competenze e l'approccio naïf, un artista americano ha venduto un'opera per 69 milioni di dollari grazie agli NFT

Nel 1963 Tom Wilson era un promettente produttore trentenne. Non aveva ancora avuto l'idea di fornire a The Sound of Silence un accompagnamento elettrico [Continua]

«Le mie lettere avevano qualcosa che non andava: troppo rudi, approssimative, irregolari e senza ritmo. Avevo cercato online la parola “calligraphy” per tentare di correggerle. Cinque ore dopo ero ancora davanti allo schermo, a guardare video di calligrafia su YouTube. Ho iniziato così, da autodidatta, accumulando tecniche e conoscenze casuali per quasi tre anni. E poi la mia fidanzata mi ha fatto un regalo. Altri sette anni, decine di corsi, centinaia di blocchi e migliaia di penne dopo, continuo a studiare e praticare. Ho dedicato alla calligrafia una quantità di soldi, tempo, energia, passione e ore di sonno che fa impallidire qualunque altra passione. E in cambio non ci ho ancora guadagnato manco di riuscire a scrivere bene la lettera “u”»

Filippomaria Pontani gira tra le opere e cerca di trovare un senso a questa storia
