MASERATI (la band)



È l'ultima installazione dell'artista americano Spencer Tunick, contro la rappresentazione delle donne del candidato Repubblicano alle elezioni statunitensi

Il famoso tabloid britannico ha smentito su Twitter di avere deciso di abbandonare la contestata tradizione di "pagina 3", dopo quasi 45 anni

C'è Pamela Anderson, ovviamente, alla sua tredicesima copertina dal 1989

Sono stati arrestati quattro uomini dopo la diffusione del video: intanto ci sono molte proteste tra la popolazione e nella politica

È successo nello stato del Manipur, dove da tempo ci sono scontri etnici violenti: una delle donne ha detto di essere stata stuprata


80 fotografie di uno dei più controversi autori giapponesi: donne legate, nude e circondate da mostri

Aveva 91 anni, ora lo associamo soprattutto a donne nude molto più giovani di lui: ma cambiò le riviste e fu un simbolo della libertà contro il moralismo borghese

Non ritrae bellissime modelle nude come al solito, ma donne – anche vestite – che hanno avuto successo nello sport, negli affari, nel mondo dell'arte

Il primo della quinta stagione: c'è il primo flashback di tutta la serie – e non mancano draghi, uomini brutalmente uccisi e donne nude

Niente donne nude né modelle, e vedete voi se è una delusione o un sollievo: le foto sono di Annie Leibovitz, comunque

Storie di concerti enormi, raccontate da chi ci lavora: dalla creazione delle scenografie alle cose che possono andare storte (come la volta che gli U2 restarono bloccati dentro a un limone gigante)

Il tabloid britannico Sun non pubblicherà più donne nude a "pagina 3": dobbiamo festeggiare? [Continua]

Da un po' di anni Hasbro sta infilando dentro a Magic universi narrativi che non c'entrano niente, come Final Fantasy e il Signore degli Anelli

Gente che respira dentro cappelli, donne col fumo che esce dalla faccia, corpi che ruotano e gambe che vanno da sole

Ci sono tre donne e nessun europeo, anche se uno dei primissimi in classifica abita dentro Roma

«Fuori le cose stanno cambiando. Dentro la fluidità, la parità dei diritti (e dei compensi) tra uomini e donne, il femminismo e l’inclusività non ci sono. Quella che ascolto ogni giorno tra i banchi è una robusta prassi linguistica che sconfina nel moralismo e in un sessismo inconsapevole e pericoloso perché agito come se fosse naturale, come se tutti i discorsi che vengono dall'esterno non fossero un’alternativa da prendere in considerazione»
