I diritti dei film italiani sono un gran casino
«L’Italia non fa assolutamente nulla per valorizzare il cinema del suo passato. L’estrema difficoltà oggi nell’organizzare una retrospettiva completa è figlia di una storica sottovalutazione. A metà anni Settanta l’avvento selvaggio delle tv private fece fallire gran parte dei distributori italiani. I diritti dei vecchi film furono messi all’asta e acquistati per poche lire da pochi imprenditori all’epoca considerati quasi malati di mente. Il risultato è che oggi, spesso, per proiettare un film o uno spezzone ci si sentono chiedere cifre assurde o si risale a società non più reperibili, perché non esistono più»