È giusto mentire ai propri figli?
Condurre studi sugli effetti a lungo termine è complicato, per ragioni pratiche ed etiche, ma alcune osservazioni suggeriscono di limitare le bugie

Condurre studi sugli effetti a lungo termine è complicato, per ragioni pratiche ed etiche, ma alcune osservazioni suggeriscono di limitare le bugie

Cinema Reposi. Sala cinque. Prima proiezione della giornata, ore 9:15 del mattino. Una signora si siede nella fila davanti a noi. Avrà sessant'anni. [Continua]

«Perché alcuni, come Sinner, riescono a trattenerla, domarla, addirittura recitarla, mentre altri si fanno travolgere e rovinare la vita? Guardando Sinner agli Australian Open mi sono detto che in fondo io conosco benissimo quel meccanismo: lo utilizzo spesso nel mio lavoro d’attore. C'è sempre della verità in chi recita, la rabbia di Sinner è recitata ma mica finta. Il problema è che è difficile ricordarsi di Sinner e degli esercizi di Jack Nicholson per "Shining" quando si è parecchio incazzati»

La storia dell'agente segreto italiano ucciso mentre scortava la giornalista Giuliana Sgrena, appena liberata da un sequestro a Baghdad, tra teorie del complotto e casi diplomatici


Chi è il nuovo governatore della Campania, qual è il guaio che incombe sul suo insediamento, e cosa ha fatto finora

Lo ipotizzano vari studi citando fattori psicologici, sociali e genetici, nei casi in cui siano uguali o simili a parole di senso compiuto

«Tutti i pomeriggi dalle 14:45 mi posizionavo davanti alla televisione e per circa un’ora e un quarto mi lasciavo ipnotizzare. I tronisti sono la mia madeleine e le giornate trascorse davanti alla tv a vedere “Uomini e donne", le mie “domeniche mattina a Combray”»

Sta facendo venire fuori un po' di tutto sulla travagliata e violenta relazione della coppia di attori, mentre viene ripreso dalle tv

E di come per secoli è stata considerata disdicevole e repressa, con un gran lavoro di medici, filosofi e teologi

I consigli degli insegnanti della scuola Belleville e un invito all'Open night ?del 13 giugno


«I circoli di golf italiani, fino a una ventina di anni fa, potevano vantare una certa esclusività; i presidenti dei circoli decidevano chi poteva accedere e chi no. Si pagavano quote a fondo perduto. Si richiedeva ai nuovi membri di presentare un pedigree, come quello dei Cocker spaniel o dei Basset hound. Per giocare a golf dovevi avere nel tuo albero genealogico almeno un conte, un margravio, un balivo, un visdomino, un industrialotto, un banchiere, un alto funzionario. In alternativa, dovevi avere una barca di soldi. Oggi quegli stessi presidenti di circoli di golf accetterebbero perfino me, se facessi domanda per entrare tra i soci del loro circolo»

Il primo capitolo del libro di Tom Bissell, "Voglia di vincere", parla di quando vinse Obama e lui stava giocando a Fallout

Una cosa del 2011, diventata più attuale ancora [Continua]

Per chi è in cerca di spunti per scegliere cosa portarsi in vacanza o leggere quest'estate


Cinquant'anni fa i Beatles erano ormai ufficialmente sciolti [Continua}

Che cos'era, che cos'è adesso, cosa può diventare e cosa c'entriamo noi, nel reportage di Filippomaria Pontani
