Un caso editoriale, per davvero
"Cambiare l'acqua ai fiori", romanzo di una scrittrice francese poco nota, è arrivato in cima alle classifiche solo perché è piaciuto molto a tantissime persone

"Cambiare l'acqua ai fiori", romanzo di una scrittrice francese poco nota, è arrivato in cima alle classifiche solo perché è piaciuto molto a tantissime persone

Sfilate in maschera, bande musicali e balli per migliorare il morale e l'economia del paese

I campi e le aiuole fiorite di André Feliciano diventano un'altra cosa, se li si guarda da vicino

La storia, per immagini, di quelli che ai poliziotti invece vanno offrendo rose, garofani e mazzolini

Foto dalla sfilata disegnata dallo stilista Jeremy Scott, tra farfalle, berretti in pelle e tutù di piume

Forse abbiamo trovato la risposta a una domanda che non vi eravate mai fatti

Secondo una nuova ricerca, riescono a percepire il ronzio degli insetti impollinatori e reagiscono rendendo più zuccherino il loro nettare per attrarli

Il presidente del Consiglio italiano ha posato cinque garofani rosa sul luogo dove la scorsa settimana è stato ucciso il noto oppositore di Putin, vicino al Cremlino

Breve biografia dell'uomo che Silvio Berlusconi ha nominato a capo dei suoi club, e che secondo alcuni è il suo "nuovo delfino"

Una delle zone più aride del mondo si è trasformata in un'immensa distesa di fiori rosa, a causa delle forti precipitazioni di quest'anno


Da stamattina moltissime persone stanno visitando e omaggiando un murale di Brixton, dove era nato nel 1947

Il Vietnam contemporaneo, tra comunismo e capitalismo, fotografato da Simone Sapienza

E fare una sorpresa a chi è lontano, in Italia o all'estero

Cioè l'aro titano, le cui rare fioriture nei giardini botanici attraggono molte persone: un po' per l'odore, un po' perché può arrivare anche a tre metri d'altezza

Arrivano dal Giappone, dove ha nevicato fuori stagione sui ciliegi in piena fioritura

Moltissime persone stanno visitando e omaggiando la sua casa vicino a Londra, dove è morto il giorno di Natale

In epoca vittoriana erano usati come simboli di idee o emozioni che non si potevano esprimere apertamente: oggi c'è chi li paragona alle emoji

