La storia di uno dei reportage più importanti di tutti i tempi
Nel 1946 il giornalista statunitense John Hersey raccontò per la prima volta le devastanti conseguenze della bomba atomica su Hiroshima

Nel 1946 il giornalista statunitense John Hersey raccontò per la prima volta le devastanti conseguenze della bomba atomica su Hiroshima

La bomba atomica fu sganciata lì settant'anni fa per un caso, e anche perché in Giappone non era rimasto molto altro da distruggere

L'ultimo film di Christopher Nolan si basa su una biografia che ha vinto il Pulitzer, e quasi tutto quello che mostra è accaduto veramente

Cosa si dice dell'imponente film di Christopher Nolan sul fisico statunitense, che infine è uscito anche in Italia

Non è la Germania né il Giappone: se non lo sapete non è colpa vostra ma del modo sbilanciato in cui la studiamo in Europa

Fu scritto dal giornalista nero Charles Harold Loeb, e rivelò i devastanti effetti delle radiazioni provocate dalla bomba atomica

Questa volta ci sono due parole giapponesi [Continua]

Hanno usato una retorica violenta come non si vedeva da molto tempo, dopo che il Washington Post ha scritto di una nuova concreta minaccia nucleare

Belle foto di stadi pieni, tedofori illustri e coreografie più o meno riuscite, dalle Olimpiadi di Atene 1896 in poi

I bellissimi alberi in miniatura del National Bonsai & Penjing Museum di Washington, fotografati da Stephen Voss

Il 9 agosto 1945, tre giorni dopo la bomba atomica su Hiroshima, gli americani colpirono anche Nagasaki e fu un attacco che in un certo senso non autorizzò nessuno

Preghiere, lanterne colorate e delegazioni provenienti da oltre cento paesi: anche quello che usò la bomba atomica

La storia di una madre, di un figlio e di un aereo dal nome curioso che esattamente 70 anni fa sganciò la bomba atomica su Hiroshima

Che una insistita e vecchia campagna che anima da anni un sovreccitato manipolo di commentatori sia condotta contro una cosa che si chiama “correttezza”, già basterebbe a far nascere qualche dubbio sulla sua sensatezza. Quando si trattò di attaccare i buoni, i cattivi inventarono almeno la categoria del “buonismo”, perché prendersela ufficialmente con la bontà [...]
