Il discorso di Obama sul terrorismo
Ha detto che gli Stati Uniti "non sono in guerra contro l’Islam, ma contro le persone che hanno depravato l’Islam”, e che i leader musulmani dovrebbero fare di più

Ha detto che gli Stati Uniti "non sono in guerra contro l’Islam, ma contro le persone che hanno depravato l’Islam”, e che i leader musulmani dovrebbero fare di più

Dopo la strage di Nizza, il New York Times prova a riflettere sul tentativo di distinguere tra terroristi e singoli individui che "si ispirano" a loro

Il primo ministro Davutoğlu ha annunciato oggi le sue dimissioni, si dice a causa dei molti contrasti con il potentissimo presidente Erdoğan

Nella più importante città della parte curda della Turchia – dove i curdi dell'HDP hanno la loro roccaforte – è tornata una calma irreale dopo settimane di violenze e di scontri

C’entrano le proteste contro il regime in Iran e l’ultimo attentato terroristico a Istanbul, ma ci sono anche ragioni più profonde

Cioè dalla notte tra il 15 e il 16 luglio 2016, quando fallì il colpo di stato contro il governo di Erdoğan

Ed è una grande sconfitta per le forze alleate del regime di Bashar al Assad, che sono state costrette a ritirarsi in periferia

Negli ultimi giorni la tensione con gli Stati Uniti è aumentata, dopo le voci di un nuovo test nucleare e di un eventuale attacco preventivo americano

Il paese devastato dalla guerra cominciata un decennio fa non si può più nemmeno chiamare "paese", e di quello che c'era allora non è rimasto quasi niente

Gli iraniani dicono che i russi non useranno più la base militare concessa una settimana fa, perché "non si sono comportati da gentiluomini"

Riassunto delle cose successe nel mondo tra venerdì e lunedì, per chi era in vacanza o troppo preso da pranzi e grigliate

Uccide più o meno persone di prima? Quali sono i gruppi più violenti? Quanto sono stati colpiti i paesi occidentali? Un po' di risposte dai dati di un importante rapporto

Magari il suo era un bluff, ma col senno di poi non aveva tutti i torti, scrive Ishaan Tharoor sul Washington Post

Si chiama Ramadi, si trova a 130 chilometri a ovest di Baghdad: è strategicamente molto più importante di Kobane, e se l'IS dovesse conquistarla sarebbe un guaio

Sì, dicono gli investigatori che si occupano degli attacchi di Berlino e Manchester, e non è una buona notizia per nessuno

Cosa sappiamo dell'attentato più grave della storia della Turchia e un po' di contesto sulla crisi politica che da mesi coinvolge i curdi e il partito del presidente Erdoğan

L'uccisione dei due ostaggi di al Qaida in Pakistan pone di nuovo la questione dei "signature strikes" con gli aerei senza pilota

Perché, nonostante i continui attacchi dei talebani a danno di civili, i pakistani più che con loro ce l'hanno con gli Stati Uniti
