Le celebrazioni per gli ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz
In Polonia, alla presenza di 50 sopravvissuti e molti capi di stato e di governo

In Polonia, alla presenza di 50 sopravvissuti e molti capi di stato e di governo

È il titolo di una nuova edizione del “Mein Kampf” uscita in Francia, con una parte di commento più ampia del testo scritto da Adolf Hitler

Gli ebrei scampati alla persecuzione nazista sono sempre meno, e il modo in cui si racconta l'Olocausto dovrà cambiare

È il film che racconta la vita ordinaria della famiglia del comandante del campo durante l'Olocausto

Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell'Armata Rossa entrarono nel campo nazista: trovarono circa 7 mila prigionieri ed ebbero la conferma dell'uccisione di massa di centinaia di migliaia di persone

Un argomento finora percepito dalla ricerca come irrilevante può invece dire molto sull'esperienza delle donne nei lager

75 anni fa gli alleati liberarono i campi di Buchenwald, Dachau e Bergen-Belsen, e l'Occidente ne vide per la prima volta foto e video

L’ingresso della grotta appare, dopo una curva tra gli alberi, come una grande ferita scura, quasi una nuvola nera [Continua]

Il New York Times ha raccontato la storia di David Wisnia e Helen Spitzer, che si incontrarono per la prima volta nel 1943 e per l'ultima 72 anni dopo a New York

79 anni fa, nel 1945, i soldati dell'Armata Rossa entrarono nell'enorme campo di concentramento nazista di Auschwitz

Un gruppo di donne con esperienze di alta sartoria si salvò lavorando in un laboratorio voluto da Hedwig Höss, moglie del comandante del campo


«La storia del cinema sui campi di sterminio e le discussioni che ne sono seguite tentano di rispondere a domande complesse e universali, sul nostro rapporto con il male e la sua rappresentazione: è lecito mettere per immagini la Shoah? E come farlo senza spettacolarizzare o edulcorare la morte di massa? Quando mostrare diventa troppo? È giusto rielaborare in forma narrativa la realtà? È accettabile che parli di Auschwitz chi non ha vissuto quell’orrore? Alcune di queste domande sono antiche come l’umanità, e valgono anche oggi»

Si ritrovarono a lavorare insieme nel 1967, come ricostruisce Marco Belpoliti nel suo accurato libro dedicato all'autore di "Se questo è un uomo"

Rimango convinto che se fosse stato pubblicato quando fu scritto, oggi sarebbe riconosciuto come un testo fondamentale per sapere che cosa accadde agli ebrei italiani [Continua]
