Scrivere per ridere
Date retta a Democrito, e iscrivetevi al corso della scuola Belleville

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Vent'anni fa morì una cantante che attraversò con tormento la musica e la società nera del Novecento, a lungo dimenticata e poi diventata leggendaria

Quando William Zantzinger irruppe nell'Emerson Hotel era passata da un po' la mezzanotte dell'otto febbraio [Continua]

Dalla sentenza sul fondo salva-stati allo sgombero di Tacheles, Filippomaria Pontani racconta una città che fatica ad accordarsi con il suo ruolo di guida

«Dal balcone, in estate, vedo solo le cime degli alberi; la sera sento il vento tra i rami, qualche uccello notturno e, tra maggio e settembre, una volpe che ha fatto la sua tana vicino al muro di cinta, in un’area ancora inutilizzata. Ogni tarda primavera, anno dopo anno, sforna una cucciolata di quattro o cinque volpacchiotti casinisti e vivacissimi, in barba al mortorio che li circonda. Segue semplicemente il ciclo della natura e le leggi dell’esistenza, e io non posso non pensare all’ironia di chi, in un luogo simile, scava la terra per far nascere vita, invece che per metterci una pietra sopra»
